gli-invisibili-980-con-richard-gere-v2-263720-1280x720-330x220La caduta degli dei. Quello che poteva sembrare impensabile, fino a qualche tempo fa, ora accade, quasi, con frequenza. L’usato sicuro non va più di moda nel cinema, come è giusto che sia. Non basta inserire il grande nome, in locandina, per garantirsi un ritorno economico sostanzioso. In questo fine settimana, ad esempio, è uscito Gli invisibili, un bel film oltretutto, interpretato da una icona come Richard Gere capace, qui, di mostrare qualcosa in più della solita strizzatina di occhi. Ebbene, vai a scorrere i, non dico dieci, ma venti incassi dell’ultimo weekend e della pellicola non trovi traccia, finita nel dimenticatoio del grande pubblico. E che dire di un’altra star del calibro di Penélope Cruz, nelle sale con il toccante Ma Ma – Tutto andrà bene. In questo caso, almeno, il titolo ha chiuso in quindicesima posizione con 63.255 euro, ma ben lontana dalla top ten. Insomma, non è più tempo di vivere sugli allori per certi divi, tenendo anche conto che questi film sono usciti in un periodo dove la concorrenza non appare così spietata. Le vacche magre ci sono per tutti e se non azzecchi la scelta rischi di finire nel dimenticatoio, come si fa con i vecchi diari rinchiusi sine die nei cassetti. A salvare, per così dire, l’onore dei grandi nomi, ci hanno pensato Anthony Hopkins e Al Pacino che con il thriller Conspiracy – La cospirazione  si sono sistemati in terza posizione (con 306.722 euro), alle spalle dei maghi del crimine di Now You See Me 2. Per curiosità, comanda Angry Birds, pellicola che celebra il famoso videogioco per cellulari. Così è se vi pare.

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