kikiSesso, fortissimamente sesso. Per tirare su (per favore, niente allusioni erotiche) in questa estate zeppa di partite di calcio, un minimo di interesse negli spettatori, viste le sale quasi deserte, il cinema prova a richiamare la gente aggrappandosi al sesso. E lo fa raccontando varie sfumature e declinazioni del modo di farlo in camera da letto. Come la provocatoria (più sulla carta che nel risultato) commedia spagnola Kiki & i segreti del sesso. Kiki, attenzione, non è una protagonista, ma l’equivalente di sveltina anche se al centro del film diretto da Paco Leon non ci sono toccate e fuge precipitose, ma un viaggio attraverso l’efefilia, la sonnofilia, la dacrifilia, l’erotolalia, l’urofilia, la dendrofilia e la arpaxofilia. Non sapete a cosa mi stia riferendo? Dopo la visione della pellicola sarete degli esperti di questi modi differenti di raggiungere l’appagamento sessuale. C’è chi si eccita solo toccando i tessuti morbiti e setosi del partner, chi raggiunge l’orgasmo solo durante le rapine, chi prova piacere e voglia di farlo vedendo il compagno/a piangere, chi è attratto dalla sua sposa solo quando dorme, chi desidera essere inondanto di pipì e così via. Naturalmente il tutta raccontato in tono scherzoso, tanto che in Spagna il film è stato uno strepitoso successo al botteghino. Il 4 e 5 luglio, invece, arriva nelle sale Sexx di Davide Ferrario (anche Madonna ha chiesto di vedere il film), passato anche per Torino, documentario che parte dall’omonimo balletto ideato da Matteo Levaggi. Oggi, invece, esce Porno & Libertà, di Carmine Amoroso, doc con il quale gli esperti del settore raccontano la vita clandestina della pornografia, negli anni ’70, tra censura e tabù. Scegliete voi se preferire una serpentina di Giaccherini o il serpente con Cicciolina

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