RECENSIONE  FIFA 21

Tutti i problemi legati alla pandemia, a livello mondiale, hanno fatto slittare, di qualche giorno, la consueta uscita settembrina di Fifa 21. Il fatto che i vari campionati di calcio nazionali abbiano dovuto subire variazioni e rinvii, ha convinto EA Sports a lanciare sul mercato il proprio prodotto con ritardo, rispetto al rivale storico PES 21.

Altro elemento importante, a breve, sia Playstation che Xbox presenteranno le nuove piattaforme. In questa ottica, EA Sports ha preferito preparare già Fifa 21 con una predisposizione completa ai nuovi standard.

Date queste premesse, passiamo alla disamina del gioco in sé. Fifa 21 riconferma in modo completo tutte le modalità che erano state presentate in Fifa 20. “Volta”, il pacchetto novità dello scorso anno, è stato arricchito da un’introduzione alle dinamiche del calcio di strada con la partecipazione virtuale di grandi assi dello sport quali Kaká. Arricchite anche le possibili personalizzazioni del pacchetto “Carriera”, tanto da rendere molto complessa la strada per primeggiare come allenatore.

Tanti piccoli dettagli sono stati migliorati anche in altre sezioni del gioco, pur conservando l’impianto generale di Fifa 20. Troviamo finalmente l’opzione dell’acquisto di giocatori tramite prestito con diritto di riscatto, anche se a volte l’intelligenza artificiale offre opzioni squilibrate e poco credibili.

Il multiplayer “Ultimate Team” conserva le potenzialità del predecessore, presentando anche una modalità cooperativa che esalta il gioco online in compagnia. Rimane la spiccata vocazione alle giocate spettacolari, al privilegiare i grandi campioni a scapito di un realismo più vicino a quello che è il vero gioco del calcio. Non bisognerà quindi stupirsi se le partite termineranno sovente con valanghe di gol.

Sono state aggiunti alcuni interessanti comandi, che permettono al giocatore in controllo di effettuare azioni complesse come il “Dribbling Agile”. Consigliamo però di impratichirsi un poco prima di tentare giocate troppo impegnative, rischiando di confondersi con i tasti di controllo.

L’intelligenza artificiale fa la sua parte con buona risposta alle sollecitazioni; allo stesso modo gli effetti acustici e i commenti sportivi sono estremamente vari e godibili, sempre azzeccati e ottimamente doppiati.

Infine, le licenze. Come ogni anno, EA Sports può vantare le licenze originali di tutte le squadre di Serie A, tranne Juventus (qui Piemonte Calcio) e Roma: un motivo importante nei confronti del rivale. Però, c’è il Monza, con il suo dream team di acquisti

In conclusione, Fifa 21 mantiene le caratteristiche di gameplay spettacolare ma poco realistico, adatto a chi preferisce le modalità di gioco arcade.

RECENSIONE PES 21

PES 2021 rappresenta una sorta di addio, essendo l’ultimo capitolo della saga ad ad0perare il motore Fox Engine. Non è la crisi del settimo anno, ma non avrebbe avuto senso, ora, puntare sull’Unreal Engine 5 che, dal prossimo anno, Konami lancerà in grande stile, con lo scopo di  raggiungere un realismo sempre più esasperato. Essendo un capitolo di transizione, non aspettatevi grosse novità e il fatto di essere commercializzato a un prezzo più basso del solito, testimonia questa scelta strategica. Se azzeccata, saranno i numeri, soprattutto natalizi, a dirlo.

Considerando anche le difficoltà derivate dai vari lockdown legati alla pandemia da Covid-19, dobbiamo riconoscere che, a prima vista, ben poco di nuovo si può notare in PES 21 rispetto alla versione precedente.

Punto forte resta la modalità “Matchday”, che come quelle “MyClub” e “Diventa un Mito” non hanno subito variazioni. “Master League”, al contrario, presenta qualche personaggio famoso in più e procedure un poco più dettagliate.

Resta invariato lo sforzo di Konami di confezionare un prodotto che assomigli il più possibile alla realtà del calcio, aggiornato con le tendenze reali del movimento mondiale. In quest’ottica, ad esempio, gli arbitri saranno meno severi e fiscali nel fischiare punizioni o dispensare cartellini, tollerando maggiormente l’aspetto di contatto di questo sport.

Per quanto concerne le licenze,  Serie A e, soprattutto, Serie B sono presenti in massa, ad eccezione di Inter, Milan e Brescia. PES risponde con le esclusive di Roma e Juventus, mentre per il resto è pari e patta. Va detto anche che il giocatore tipico di PES punta ad altro che non alla precisa riproduzione dei vari campionati. Certo che aver dovuto aspettare oltre un mese per avere gli aggiornamenti delle rose non ha giovato, almeno all’inizio, al titolo. Attesa, però, ben ripagata.

L’eccellente comparto grafico ha mantenuto i suoi alti standard, mentre non sono state variate le telecronache, tristemente uguali a quelle di PES 20. In definitiva un prodotto di passaggio, che non presenta novità rispetto al passato e che lascerà il passo a qualcosa di differente. Ribadiamo, una scelta commerciale intelligente che, soprattutto con il prezzo di lancio proposto, avvicinerà tanti al mondo di PES

Tag: , ,