Più di 20 anni fa , la Destra italiana trovò una sua collocazione riconosciuta , dopo tanti anni nei quali il termine “Destra” era stato sinonimo solo di qualcosa di quasi illegale, di impronunciabile, di inammissibile al governo del Paese. Accadde a Fiuggi dove Gianfranco Fini e i suoi colonnelli, crearono Alleanza Nazionale dalle ceneri del vecchio MSI unendolo con altre entità di destra tra cui alcuni rappresentanti del mondo liberale. Del direttivo che fondò e poi coordinò AN, se la memoria non mi inganna, fecero parte Fisichella, Basini e Fiori tanto per citare degli esempi non provenienti dal vecchio MSI. Il fiuto politico di Berlusconi fece il resto , riuscendo a creare una strana alleanza elettorale prima, e di governo poi, tra Forza Italia e Alleanza Nazionale al centrosud e Forza Italia e Lega Nord nel settentrione. Berlusconi riuscì , concedendo qualcosa agli uni e qualcosa agli altri a tenere assieme per lungo tempo una forza secessionista e una con grande istinto di unità nazionale. Le recenti elezioni aministrative , oltre a mostrare chiaramente il calo di Renzi , hanno offerto un dato importantissimo: C’ è granda voglia da parte dell’ elettorato di un forte e votabile centrodestra. Purtroppo non se ne vede l’ ombra sinora. La Lega Nord, totalmente rivoluzionata da Salvini , non parla più di “Secessione” , “ Roma ladrona” e “sud che vive alle spalle del Nord” . Anche nel popolo padano ormai è convinzione diffusa che il vero nemico del benessere del BelPaese (giusto o sbagliato che sia) , non è il meridione e la Capitale . L’ ostacolo alle nostre aziende , alla maggiore occupazione , al benessere economico viene da Nord, dalla Germania e dalla UE, dalle grandi banche . E in parte viene anche da Sud, dalla immigrazione incontrollata che porta poi a maggiore criminalità e a lotte tra poveri. Giuste o sbagliate che siano, queste idee oggi rappresentano in gran parte l’ elettorato leghista che è l ‘ unico che aumenta in continuazione. Come forza di opposizione va benissimo, ma se Salvini o qualcun altro non riuscirà a creare una alleanza a centrodestra , difficile che possa mai avere i numeri per governare. Vero è che sta aumentando il consenso al sud , ma difficilmente arriverà in doppia cifra. Servirebbe una nuova Alleanza Nazionale ? Secondo me si , se avesse la forza di un tempo. Gianfranco Fini distrusse AN fondendola con Forza Italia, non capendo che dove c’ è Berlusconi non esisterà mai una democraticità interna. Oltretutto Berlusconi (che ha avuto grandi meriti nella creazione del centrodestra) ama circondarsi di persone che non gli si oppongono. E’ da sempre stato un partito monarchico all’ interno. Scrissi questo in un articolo sull’ “indipendente” nel 1993 quando lavoravo lì dentro e non credo la presero benissimo. Forza Italia ha poco futuro anche per mancanza di Leadership. Toti o la Carfagna potranno mai attrarre molti voti? Per questa ragione , per il futuro del centro destra potrebe essere davvero importante se qualcuno riuscisse a far risorgere Alleanza Nazionale o un soggetto simile. Oggi che alla Lega di secessionista è rimasto davvero pochino non servirà il collante Forza Italia per legarsi ad una ipotetica Alleanza Nazionale o alla sua erede. Giorgia Meloni è un ottimo leader , ma sino ad ora non è riuscita a tramutare in voti il suo consenso televisivo e di piazza. Forse in un nuovo contenitore, assieme ad altri ce la potrebbe fare. Oltretutto tra Salvini , la Meloni e molti ex AN , i temi della immigrazione e della uscita dall’ Euro oltre che della rinegoziazione dei trattati UE, sono ampiamente condivisi.
A sperare in una riaggregazione della destra
sono davvero in molti e lo testimoniano le tante associazioni di
destra che si sono date appuntamento al prossimo 30 giugno a Roma,
Palazzo Wedekind, per un seminario dal titolo evocativo: “NUOVA, VERA,
UNITA: un Progetto per la Destra italiana”. A mettersi attorno ad un
tavolo ovale saranno oltre quaranta relatori che vogliono dar seguito
al progetto lanciato nella conferenza “Una Destra per la Terza
Repubblica”, svolta a Roma lo scorso 28 marzo.
L’obiettivo è quello di sottoscrivere un Appello e un Patto, per
raccogliere attorno a regole e procedure condivise tutte le
Associazioni della Destra diffusa che vogliono riaggregare quest’area
politica. Le 19 sigle promotrici dell’evento (ASI, Azione Popolare,
Centro Studi La Contea, Comitati Tricolore, Fondazione “Italiani per
l’Italia”, Istituto “Nova Civitas”, Lista Musumeci, Mezzogiorno
Nazionale, Nazione Sovrana, Nuova Alleanza, Nuove Frontiere, Nuove
Prospettive, Prima l’Italia, Pronti per il Sud, Rotta Futura, Secolo
Trentino, Scuola Politica, Valore Comune), riunite attorno alla
piattaforma web forumdestra.it, condividono un progetto e un metodo:
“Vogliamo azzerare ogni rendita di posizione – spiegano i promotori di
ForumDestra – per garantire la massima trasparenza e rappresentatività
in tutte le scelte da compiere per costruire la Casa comune della
Destra. La sfida è costruire una Destra di identità e di governo che
colmi un vuoto che oggi esiste .
Questi i nomi dei relatori che hanno finora aderito al seminario:
Claudio Barbaro, Luca Bellotti, Franco Bevilacqua, Francesco Biava,
Carmelo Briguglio, Guido Castelli, Giovanni Dima, Michele Facci,
Daniele Franz, Mario Landolfi, Livio Marrocco, Roberto Menia, Marcello
Meroi, Bruno Murgia, Domenico Nania, Ruggero Razza, Enzo Rivellini,
Michele Saccomanno, Giuseppe Semeraro, Giuseppe Scalia, Salvatore
Tatarella, Oreste Tofani, Alessandro Urzì, Pasquale Viespoli, Gianluca
Vignale, Vincenzo Zaccheo, Marco Zacchera.
Riusciranno davvero a ricreare una destra sociale utile a creare una alternativa a Renzi?

Tag: , , ,