La Finlandia , come pochi avevano previsto (evito di citare i nomi tanto li sapete), è entrata in una crisi nera. La Finlandia è un paese di 5.4 milioni di abitanti che rappresenta poco meno del 2% del Pil UE. Dal 2008 ad oggi il suo Pil si è ridotto dell’ 8%.
Purtroppo per gli europeisti, la tigre d’ europa, uno degli stati che aveva da sempre puntato il dito contro i Greci, gli Italiani , i portoghesi e gli spagnoli, rei gli uni di aver truccato i conti, gli altri di sperperare denaro pubblico , gli altri ancora di aver creato una bolla immobiliare , oggi capisce cosa è la crisi economica. E soprattutto vive sulla sua pelle una crisi in assenza di flessibilità di cambio.
Ma cosa ha determinato la crisi in Finlandia? Il debito pubblico no di certo essendo il 57% del PIL. La corruzione? Nessuno lo crede . I falsi invalidi, gli stipendi dei parlamentari troppo alti o le Regioni mangiasoldi come in Italia? No di certo . Il governo , tramite  i suoi consulenti, ha indivuduato le cause della recessione nella crisi di Nokia , del mercato della carta e nelle sanzioni contro la Russia (terzo partner commerciale).
Solo per cominciare , la terza ragione , senza UE non sarebbe mai esistita e quindi una delle tre ragioni individuate dagli stessi consulenti del governo è certamente colpa della UE. Le stupide sanzioni alla Russia che persino il nostro Renzi cuor di leone ha criticato (firmandone la proroga ben inteso, non sia mai che non obbedisca prontamente) non avrebbero dato fastidio all’ economia finlandese .
E che pensate sarebbe accaduto nella ipotesi di crisi ma con moneta propria? Semplice, la Finlandia avrebbe svalutato la moneta aggiustando il cambio come fatto da altri paesi in questi anni di crisi (UK per esempio) . Al contrario oggi le ricette proposta per la Finlandia sono di due tipi : taglio dei salari e austerity oppure una specie di reddito di cittadinanza da spendere sperando di far crescere il PIL. La prima ipotesi (taglio dei salari) non riceve il grande consenso dell’ opinione pubblica (un conto è tagliare i salari di quei popoli sperperoni sempre in spiaggia come gli italiani e i greci un conto è tagliare i propri vero?). La seconda ipotesi un po’ grillina crea problemi di conti pubblici, ma a ragionarci bene sembrerebbe la paghetta data ai bambini che non son o in grado di lavorare e provvedere a sè stessi.  Siamo alle solite . Notare che dei paesi del nord virtuosi , Norvegia, Svezia e Danimarca non mostrano crisi come Finlandia. Sarà un caso ovviamente ma nessuno di questi ha l’ euro e quindi tutti esclusi i finlandesi sono in condizioni di flessibilità di cambio. La quale flessibilità magari non previene la crisi ma aiuta a uscirne come già accaduto in Inghilterra tanto per citare un esempio.
Possiamo tentare di dare una spiegazione alla crisi che non sia solo nelle tre risposte date dai consulenti del governo?  Essendo i consulenti governativi non possono e non vogliono dire “ non si può stare dentro l’ euro a cambi fissi senza distruggere l’ economia di alcuni paesi”. Già nel 2011 Alberto Bagnai aveva previsto nel suo libro “il tramonto dell’ euro”  come la Finlandia sarebbe entrata in crisi prestissimo analizzando un dato fondamentale . Il saldo delle partite correnti che già nel 2007 era negativo per la Finlandia più che per Italia e Francia e veniva superata per negatività solo da Portogallo , Grecia e Spagna (guarda caso). Nella impossibilità di aggiustare il cambio e favorire le esportazioni , la Finlandia si trova in stallo. E allora la crisi è “arrivata” in Finlandia per i media disattenti. Per altri la crisi già c’ era e lo avevano non solo detto ma scritto. Perché la malattie degli stati della EUROZONA non è il debito pubblico ma quello privato come ammesso anche dal vicepresidente della BCE Vitor Constancio  http://vocidallestero.it/2015/01/19/la-bce-scopre-che-il-problema-e-la-finanza-privata-non-quella-pubblica/  . I media su questa dichiarazione glissarono come ovvio che fosse.
Il mainstream mediatico ora è in grandi ambasce . Non sa più che pesci prendere e che altre scuse inventare e allora della crisi della Finlandia semplicemente non se ne parla. Avete voi visto puntate di Ballarò o da Vespa o a Piazza Pulita dedicate alla crisi finlandese come fu per quella greca? Servizi sulle tv principali o nei TG? Nulla di nulla. Chiacchierando con un amico parlamentare mi ha candidamente ammesso che non sapeva che la Finlandia fosse in grande crisi.  Ci hanno tormentato sullo spread, sul debito pubblico , sulla Grecia sprecona che ha truccato i conti e ora nulla sulla crisi Finlandese. Strano no? Oppure strano non è?

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