conte salvini di maio

In questi giorni i media parlano di crollo o disfatta del movimento 5 stelle. Non sono così daccordo.

Ovviamente non si può parlare di vittoria , ma a mio modo di vedere nemmeno di crollo o disfatta e tenterò di spiegarne il perchè .

Chiunque abbia lavorato in politica sa benissimo che quasi sempre elezioni amministrative non sono comparabili con elezioni politiche o europee. Nelle ultime regionali i 5 stelle presero solo 1,5 punti in più di questa tornata.

Alcuni punti da tenere presente:

1) Nelle amministrative esistono le liste civiche ed il centrosinistra ne aveva molte , oltre a raggruppare altre liste in genere. Ogni candidato che deve raccogliere le preferenze fa campagna elettorale e smuove conoscenti e amici. Il centrosinistra aveva 6 o 7 volte (non ricordo il numero delle liste forse erano anche di più ma il concetto resta) i candidati del 5 stelle. In centri piccoli questo fa una certa differenza.

2) Ci sono partiti che “rendono” meno alle amministrative perchè non hanno leaders locali riconosciuti e forti, invece rendono molto bene a livello nazionale avendo uno o alcuni leaders carismatici. Capitò così anche a Berlusconi anni 90 che raccoglieva una decina di punti in meno alle amministrative rispetto a politiche ed eurpee.  Il M5S ancora deve costruire una classe dirigente del partito. Chi ha un leader carismatico per il proprio elettorato come fu Berlusconi  nel centrodestra , Grillo o Di Maio per i 5 Stelle, soffre nelle elezioni locali. Ricordo tanti anni fa quando lavoravo in via dell’Umiltà nella sede di Forza Italia ’93 e ’94 (e mi occupai proprio di coordinamento di elezioni locali) come tutti ci chiedessimo come mai alle elezioni locali le nostre percentuali fossero sempre molto più basse rispetto alle politiche. Addirittura come al secondo turno la coalizione di Forza Italia rischiasse  spesso di perdere alcune città o provincie nelle quali era il vantaggio dopo il primo turno. La provincia di Roma ne fu un esempio eclatante. L’elettore del centrodestra non andava volentieri a votare 2 volte in 15 gg.

3) Lo stesso M5s ha dimostrato la correttezza della mia teoria espressa al punto 2) , proprio alle regionali del Lazio che si sono tenute assieme alle politiche a marzo. La Lombardi se non ricordo male, prese una decina di punti % in meno che il Movimento alle politiche . Faccio notare che in quel caso votarono gli stessi elettori, nelle stesse urne, negli stessi giorni. Quindi molti dettero una sorta di “voto disgiunto” premiando Zingaretti alla regione e M5S al Parlamento. Vedete da soli che paragonare due elezioni diverse come sistema , come tutto , sia molto complicato.

4) A livello amministrativo si acuisce il cosiddetto “voto di scambio” che normalmente premia chi ha consiglieri comunali, provinciali e regionali che hanno amministrato precedentemente  in loco. Magari il semplice piccolo favore burocratico può essere veicolo di più voti.  Per questo ritengo che la sconfitta del PD , vero sconfitto di questa tornata abruzzese , sarebbe stata ancora più pesante (se possibile) senza questo tipo di voto.

5) Tutti i partiti hanno pagato la grande leadership di Matteo Salvini, instancabile nel fare campagna elettorale. Mai ho visto uno con una capacità di attrarre voti come lui . Alla pari solo con il Berlusconi dei primi 10 anni.

6) Con affluenze differenti i risultati sono differenti. Se l’affluenza alle urne varia di pochi punti non è così importante, ma quando l’affluenza varia di molti punti, allora le differenze si possono sentire. I partiti con più militanti migliorano (in %) con poca affluenza e quelli con meno militanti peggiorano. Ora sinceramente non ho ancora capito se 5 stelle è un partito con molti militanti o pochi.

Conclusioni: non ritengo quella del Movimento una disfatta né una sconfitta clamorosa. Non hanno certamente vinto, ma di fondo hanno tenuto. La vera prova si avrà alle europee , elezioni che possono essere paragonate alle elezioni politiche . In quella occasione vedremo davvero come è il loro trend. Se posso azzardare una previsione avranno un calo rispetto alle politche ma non sarà tanto vistoso come molti credono. Si attesteranno ben oltre il 20%  (sondaggi li danno al 25%)  che rappresenta uno zoccolo duro di tutto rispetto. Teniamo anche conto che alleandosi al governo con Salvini e la Lega, hanno scontentato la parte di elettorato più di sinistra e schiacciandosi sulle posizioni dele Lega hanno ceduto alcuni punti anche alla Lega. Essendo un movimento raccogli tutto (destra e sinistra) con chiunque si allei, scontenta l’altra estrema. Oltre a questo hanno dato prova in alcuni ministri di estrema imperizia, il tutto pompato dai media.

A mio avviso i 5 stelle, restano comunque l’alleato migliore per la LEGA almeno sino a quando prevarrà la linea Di Maio su quella di Fico. I 5 stelle a trazione Di Maio a mio modo di vedere, restano un alleato più fedele di una Forza Italia che Berlusconi ha consegnato nelle mani dell’ ultraeuropeista Tajani coadiuvato da Brunetta & co. Se ci fosse Toti al timone sarebbe tutto un altro discorso. Se si è deciso di dare Forza Italia a Tajani perchè non cambiare nome e colori in Forza UE ?

L’ impressione è che come al solito, lo strombazzato crollo del 5 stelle sia solo un escamotage mediatico dei soliti giornalisti , atto solo a coprire la vera disfatta. Quella del PD. Fatevi una domanda : quanto prese il PD alle ultime regionali in Abruzzo? E ora fatevene un’ altra: a chi conviene che si litighi dentro al 5 stelle e quindi nella maggioranza? Capite perchè i media legati ad una parte e ad un’ altra non facciano altro che parlare del crollo 5 stelle.

 

 

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