Uaind of Change

Quando frequentavo l’università e negli anni immediatamente successivi ricordo che la mia maggiore preoccupazione era di poter arrivare preparato alla trincea lavorativa. Sarò in grado di farcela? Le mie competenze saranno sufficienti? Il mio inglese e il mio francese abbastanza disinvolti? Perfezionismo e pigrizia, le due forze principali della mia indole, si dividevano le giornate; quando lasciavo prevalere la seconda temevo che il primo ne avesse a male e con lui il mio futuro. Ancora dopo aver superato l’esame da professionista in una dimensione ormai dilettantistica come quella del giornalismo, leggevo, investigavo, esaminavo, ben oltre la soglia del piacere. Poi […]

  

Il cane è nostro padrone

Il cane ha conquistato il mondo. Una conquista pacifica, gentile, ma non per questo meno eclatante. Quando i nostri nonni erano bambini – quindi sì nello scorso millennio, ma non tanto tempo fa – l’animale proletario stava assicurato alla catena; oggigiorno, lega pubblicamente un cane alla catena e rischi qualche mese di galera. Il quadrupede signore, invece, risiedeva a cuccia, magari in giardino, mentre ai più viziati era concesso baloccarsi con un osso e accomodarsi sul tappeto, vicino al camino; ora il cane va in ufficio, a far shopping, prende il taxi, i fiori di Bach, dorme fra le lenzuola, […]

  

Terrorismo alieno

Si vis pacem, para bellum – se vuoi la pace, prepara la guerra – ci ammonivano i padri che abbiamo dimenticato. Evidentemente, impegnati come siamo a preparare la pace, vogliamo la guerra. Che continuiamo a combattere con il dovuto rispetto per un nemico a noi marziano e con l’arme della benevolenza, con i distinguo di Augias, dell’Annunziata e di Rula Jebreal, l’invito all’ascolto della Boldrini e di Fazio, spalleggiati dagli illuminati profeti del progressismo internazionale come dalla solidarietà dell’Islam moderato. Gli avversari, al contrario, mostrano fair play filo-occidentale seguendo il motto silent leges inter arma, prendendo a prestito e reinterpretando […]

  

Kissini a tutti i cyberburini

I sempre più numerosi episodi di cyberbullismo che si rincorrono sulle pagine dei giornali costringono a calarsi con travagliato disincanto in un territorio dove il diritto internazionale non è ancora approdato. La polizia postale italiana ha registrato 235 casi di minori vittime di bullismo online nel solo 2016 mentre la storia a infausto fine di Tiziana Cantone si è rivelata tragica sintesi delle relazioni pericolose in tempi di smartphone e Internet. La giornalista Selvaggia Lucarelli denuncia e perseguita con caparbietà chi schernisce e offende in rete, forte di un milione di seguaci che in molte circostanze ne appoggiano l’operare divenendone […]

  

Master in Falso in bilancio

Venerdì 17 marzo scatterà a Roma il Master Part Time in Amministrazione, Finanza e Controllo della Business School del Sole 24 ore. Il programma, strutturato in formula part time per rendere compatibili le lezioni con lo svolgimento delle proprie attività lavorative, è composto da tre moduli, acquistabili anche separatamente: Bilancio e principi contabili; Pianificazione e controllo di gestione; Finanza aziendale. Il corso vien via piuttosto caro, ma sinceramente non me ne preoccupo perché ambisco alla scholarship.   Il Sole 24 Ore Business School mette infatti a disposizione una borsa di studio a copertura totale del costo di partecipazione a un […]

  

La città violata

Uno dei miei primi ricordi di marmocchio, forse il più vivido, è un’automobilina bianca, una Porsche 901 del 1964 in porcellana che brillava dalla vetrinetta del salotto. Come tanti maschietti, sono cresciuto circondato da modellini, poster, piccole vetture radiocomandate. E poi, l’auto vera, quella di papà: «Il potere fascinatore del mezzo, nel mio ricordo infantile, si rivelava nell’accensione: nel fuoco che di colpo alimentava la mole addormentata, nella sera, davanti al cancello aperto». Che cosa si può aggiungere? Alle bambine piacciono le bambole e ai bambini le macchine. Natura e cultura che si abbracciano nel gioco. A dire il vero […]

  

Le zie non sono gentiluomini

  In tutta onestà, non posso certo considerarmi un estimatore di Matteo Salvini e del leghismo militante in genere. Sono agenti della semplificazione e come tali non fanno onore alla verità. In più mi urtano il senso estetico. Ciò precisato, il fronte che li aggredisce rappresenta la reificazione di un delirio collettivo ormai fuori controllo. Impregnato da un credo totalitario e stolido, esattamente come gli invasati che ci terrorizzano. Questo credo nasce dall’onda lunga dell’antifascismo, passa dai post-sessantottini e arriva a calcificarsi nel benpensante, suo campione contemporaneo; una faccia di culo epocale che spaccia – innanzitutto a se stesso – […]

  

In nome del popolo sovrano

            Michele Serra rappresenta la tragicommedia dell’intellettuale progressista engagé, la crisi esistenziale di una sedicente intellighenzia che per lustri ha celebrato la sacralità della democrazia, le sue benemerenze, la saviezza del popolo sovrano, e che oggi arriva addirittura a negarne l’esistenza. Il 7 febbraio scorso, sulla sua nota rubrica di Repubblica – che avevo dimenticato non troppo colpevolmente per qualche tempo e ieri recuperato – Serra scriveva:   «“In nome del popolo”, lo slogan che troneggiava l’altro giorno alle spalle dell’uomo forte di Francia, Marine Le Pen, è una truffa. Non esiste “il popolo”, esistono […]

  

Burocrati da supermercato

  In Italia ci si accanisce legittimamente contro la fiacchezza e l’inettitudine della pubblica amministrazione, che spesso rappresenta una insopportabile zavorra per gli uomini d’azione; ma chiunque abbia vissuto anche solo un mese negli Stati Uniti, in Svizzera, o in un qualsiasi Paese di lingua germanica, è consapevole del fatto che nei crocevia più spiccioli del quotidiano la duttilità mentale italiana resta un formidabile contravveleno all’alienazione dell’uomo contemporaneo e aiuta a rendere tutto facile. Come al supermercato, per esempio.   Dopo un pranzo fin troppo generoso, decido, per cena, di prepararmi qualcosa a casa. L’ultima volta che è successo, in […]

  

Moonlight, la struggente storia di un trionfo

  Sabato sera ho visto, con colpevole ritardo e in un cinema monosala, il candidato a 14 premi Oscar, poi vincitore di 6 statuette… «La La Land».     Benché inspiegabilmente sprovvisto di personaggi e tematiche gay, il prodotto è in apparenza ruffiano e programmatico. La lavorazione ha seguito quell’afflato nostalgico e new vintage che il marketing, in mancanza di idee inedite, impone all’intero scibile umano, ed ha eseguito uno spartito facilmente orecchiabile, ben diretto dalla musicalità registica del giovane Damien Chazelle. Il paradosso del film – ironico e tragico – è che rappresenta quasi compiutamente ciò che la sceneggiatura […]

  

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