L’estinto gentiluomo

Nei pressi di Piazza Sempione, a Milano, c’è una via che percorro quotidianamente con marciapiedi molto stretti, resi quasi invalicabili per il parcheggio scorzone di numerosi scooter… sul sellino dei quali il mio cane è comandato a urinare. Questo insignificante spazio fisico è un significativo valico culturale. Noto infatti, da anni, giorno dopo giorno, che nessun uomo si ferma o anche solo esita di fronte al passaggio di una signora. Graziosa, cozzarella, giovane, veneranda… non conta: il maschio tira dritto. Alcuni accelerano per avere inequivocabilmente la meglio, quelli che guardano il cellulare scartano la passante come fosse un cartello stradale, altri ancora […]

  

Orrore e réclame

Sabato 17 giugno facevo colazione con il Caffè di Gramellini, che raccontava le strazianti vicende di Madri e figli, delicatamente estratte dalla notte della Grenfell Tower di Londra. Massimo Gramellini è una penna rassicurante anche nel tragico, conciliante anche quando addenta, che adempie con tatto al ruolo di accompagnatore per convinzioni e sentimenti apparentemente universali, rinfrancandoli. La si potrebbe chiamare ruffianeria, ma omnia munda mundis. Pur in un episodio infernale, nell’accezione archetipica del termine, il corsivista torinese ha saputo infatti dare ossigeno all’amore e alla speranza, con gli unici aliti di lieto fine possibili. Malauguratamente il suo nobile intento empatico […]

  

Zucconi e i proiettili di ritorno

Da molti anni sono fedele ed entusiasta ascoltatore di Massimo Oldani, conduttore di Radio Capital; da non confondere con il più noto Davide Oldani, poiché gli chef sono oggi ciò che i dj erano ieri. La sua voce vellutata e la competenza non ostentata rendono il programma Vibe particolarmente gradevole, malgrado io non sia un fanatico di soul o rhythm and blues. Ciò detto, per giungere a Oldani spesso intercetto il TG Zero del magnifico direttore, Vittorio Zucconi. Zucconi è un uomo acuto, coltivato e a differenza di tanti predicatori del conformismo di regime, si prende spesso per il culo; […]

  

Jogging e benessere

Con il dolente appropinquarsi della decrepitudine, sto diventando sempre più tollerante. Per cui non è con sdegnata intransigenza o epidermico fastidio che mi sento di offrire questo suggerimento, piuttosto per un’elementare questione di salute pubblica e pubblico decoro. Come già ammonivo in sede istituzionale lo scorso anno, il comune di Milano dovrebbe vietare la pratica del jogging all’aperto nei giorni in cui la temperatura supera i 30 gradi Celsius. Se proprio non si vuole dar retta al sottoscritto, che si ascoltino almeno i giudiziosi avvertimenti delle inviate di Studio Aperto! Oggi pomeriggio ero seduto nella radura di Parco Sempione a […]

  

Maschilismo femminile

Scrivere criticamente della libera espressione della donna, del suo rapporto con il corpo, di sessismo e discriminazione, è come bonificare ordigni esplosivi improvvisati. Ogni commento può essere l’ultimo. Ma noi siamo artificieri in punta di penna e quindi anche in questo caso avanzeremo sprezzanti del cimento, sfidando gli argomenti ad populum come quelli ad baculum, sperando di non finire mazziati. Semplificando una nutritissima letteratura in materia, è facile distillare questo ponderato precetto: «Una femmina può vestirsi e atteggiarsi come vuole senza per questo dover essere giudicata una poco di buono. Chi così la valuta per ragioni superficiali è un sessista […]

  

Riina e la dignità

Il lucido e avveduto Enrico Mentana ha reso pubblica su Facebook una riflessione a proposito di Salvatore Riina; riflessione che riporto integralmente, senza link: «Per essere molto chiari: potremmo passare molto tempo a raccontarci cosa meriterebbe di orribile Totò Riina per tutto quello che ha fatto e deciso da capo di Cosa Nostra. Potremmo evocare tutte le morti che ha provocato, tutte le vite che ha segnato, tutto il male che ha portato alla Sicilia e all’Italia. Ma, appunto, siamo in Italia, uno stato di diritto, quello in cui i cittadini magari odiano i politici ma amano tantissimo la Costituzione. […]

  

Terroristi della tolleranza

You must RUN, HIDE, TELL. Questo il vivido tweet della City of London Police dopo gli «incidenti» di questa notte. Correre, fuggire verso un posto sicuro; silenziare i telefoni e barricarsi; chiamare il 999. Allarmante ed esilarante vademecum – se anche nel tragico si preserva il senso del ridicolo – di una comunità sotto assedio, la nostra. Inebetita, inerme, impotente. «Integralisti dell’accondiscendenza» avevo titolato il 30 maggio. Ma forse non è più il caso di essere così accondiscendenti. Siamo nelle mani di autentici terroristi della tolleranza; criminali di pace che hanno sgozzato la verità minimizzando l’orrore, esorcizzandolo con una benevolenza […]

  

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