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Il mio buon amico Camillo è solito allertare sulle fallacie sinistre che ci alitano sugli stivali e così ha fatto anche ieri, inoltrandomi il tweet di cui sopra. Come potete apprezzare, è Laura Boldrini a piantare l’ultimo chiodo nel feretro del logos. In poche righe c’è infatti l’abisso del pensiero. Fusaro ha già fatto notare come gli esseri umani siano ormai stati livellati a mezzi, a cose, a capitale umano, da chi ci chiede con insistenza di restare umani. Ma io vorrei soffermarmi sulla “logica” di questa gran dottora dello sragionare. Se è vero che chi emigra nel fiore degli anni arricchisce il Paese in cui approda e impoverisce quello da cui se ne va, come Laura suggerisce, gli immigrati accolti con gaudio, mentre ci arricchiscono con le loro risorse, impoveriranno ulteriormente i Paesi d’origine, che Laura vorrebbe veder prosperare. E ancora, se è vero come è vero che l’Europa è la nostra Patria, che cosa cambierà mai, invece, se i nostri  laureati contribuiranno allo sviluppo del continente dall’Italia, dalla Francia o magari dal Belgio?

 

Si renderà conto, Laura, delle trappole in cui rovina? No. Sono sottigliezze inintelligibili per chi, non sapendo pensare, straparla.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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