Amadeus al Festival di Santocchio

Dal palatino Sanremo dei sogni a quello tapino della cronaca. Ricapitoliamo. Amedeo Umberto Rita Sebastiani, in arte Amadeus, ha messo un pollice su per il sedere – e mi auguro si apprezzi il traslato unisex – all’orgoglio femminista e al mantra perbenista, dichiarando con candore adolescenziale che le sue “belle” lo affiancheranno durante la 70esima edizione del Festival perché sono molto belle. Anatema! Scomunica! Gogna mediatica! – anche se preferirei “gogno mediatico”, per non dare adito a ulteriori polemiche. Vi risparmio l’elenco di chi ha disapprovato, rimbrottato, rabbuffato, biasimato, bersagliato, ridicolizzato l’ingenuo presentatore. Addirittura una lettera di 29 deputate, ha […]

  

Meloni d’Italia

Come sapranno i lettori più affezionati, i miei voti vanno a lei. E quanto sono ben meritati! Il suo vigoroso fiorire inebria di amor patrio. L’orgoglio senza la vanità, questa è Giorgia Meloni. Come avevo già scritto, non avrà forse la magnificenza da marescialla di Francia della Le Pen; ma è un’amazzone della Garbatella, l’adusta madre, ardente e furente che di qual sia cavaliere non teme affronto. Il suo orizzonte culturale è certo di borgata, la pianificazione identitaria un poco velleitaria: eppure espugna il cuore con un incorrotto pragmatismo che non si è mai bruciato nell’aridità. Lei dovrebbe amministrare questo […]

  

Santa Carola

Non mi piacciono molto le autocitazioni, ma fa troppo caldo per commentare Orfini e Migliore che scalpellano La Pietà Rondanini, con Gennaro pieno di grazia e Matteo in abbandono cristologico. Così, se vi pare, tornerei al 13 settembre 2017, quando pubblicai il dialogo La minorata difesa. Allora inventai dei nomi propri, che fossero rappresentazione antroponomastica di un delirio in carne vegana e ossa. Fra queste denominazioni emblematiche… c’era Carola. Il cui fantasticante ritratto era profezia di realtà, che si è rivelata come sempre ancor più caricaturale della fiction. Perché oggi Carola è sbarcata davvero, dopo essere stata a conoscere culture […]

  

Regine d’Europa

Nelle ore in cui Le Monde tuona «l’extrême droite arrive en tête en France, en Italie et au Royaume-Uni» e Massimo Franco sul Corriere della Sera chiarisce che «le ambizioni di piegare gli equilibri continentali al verbo nazionalista sembrano ridimensionate, se non evaporate; M5S e Lega, coi loro alleati, non sono destinati a circondare le forze europeiste, ma a esserne accerchiati: con un rischio di isolamento del nostro Paese», due auguste signore sono riuscite a evadere dal gulag del maschilismo populista. Impresa valorosa e ardita, a giudicare dalla durezza delle repressioni virili così tipiche di quegli aridi climi culturali e […]

  

Nemesi esibizionista

Mi rendo conto come questa non sia la piattaforma più acconcia per inviare dispacci destinati a giovani donne, ma forse queste parole avranno il destino di un messaggio in bottiglia e un giorno, dopo aver annaspato per anni fra i flutti, arriveranno nelle mani giuste. Vorrei infatti offrire una profezia non richiesta, ma preziosa, a tutte le giulivissime esibizioniste del corpo che animano instancabilmente i social network con i propri capezzoli estroversi, con le natiche appoggiate di sguincio controlume o capovolte fra le nuvole, i decolté esibiti in belle génuflexion per il profano culto della provocazione, con i loro abbracci […]

  

La festa della donna

«Festa della donna: solo il 27% nel mondo crede ci sia parità», titola l’Ansa. Asserzione magistrale. Emblematica del disordine logico e sessuale dei tempi. Festeggiano le donne affliggendosi per l’assenza di parità, eppure… se si inverasse la parità agognata non ci sarebbe più alcuna specificità da festeggiare. Personalmente, dal frangibile propugnacolo di un blog, vorrei fare tanti auguri a tutte le signore lettrici: siete fantastiche! Ma temendo possa essere interpretato come auspicio sessista, vorrei fare tanti auguri pure a tutti i maschi lettori: siete fantastiche anche voi!                      

  

Boldrini, Lucarelli, Lerner e il grullismo ideologico

Il sinistro raglio del catechismo nonpensante è ineluttabilmente arrivato, come annunciato. La patetica goffaggine del rovesciamento ideologico della verità, della realtà, ha il suono somaro della dissonanza cognitiva e guizzo nemertino nei riflessi pavloviani della Boldrini, di Lerner, della Lucarelli, serpeggiando pestilenzialmente fra i nostri avamposti multimediali. «Anzichè trasformare il dolore per la povera Desirée in un set cinematografico in diretta Facebook, il Ministro Salvini lavori nel suo ufficio al Viminale e metta in campo misure concrete per la sicurezza di tutti e tutte. Io sto coi cittadini e le cittadine che non sopportano più degrado, incuria e violenza», scrive […]

  

Je suis Craxi

«Ma come si fa a dire che non c’è un aumento allarmante di episodi di intolleranza nei confronti dei neri in questo paese?», scriveva il 30 luglio Enrico Mentana. «Anche se si sta al mare non si può nascondere la testa sotto la sabbia», concludeva. E quel “paese” con la minuscola era ben meritato. Mentana aveva infatti ragione, e la piccola svista sulla banda delle uova non cambia l’opinione che delle sue orazioni abbiamo… e neppure la sua: «Che ci sia un’accresciuta ostilità nei confronti dei neri in giro per il paese resta fuori discussione», ha ribadito ieri. Dopotutto, come […]

  

Staffetta fra ipocriti

In queste ore, testate online, social media, autorevoli intellettuali, politici e conferenzieri come Roberto Saviano, Enrico Rossi e Matteo Renzi, si stanno passando il testimone per celebrare le staffettiste azzurre vincitrici della medaglia d’oro ai Giochi del Mediterraneo (Maria Benedicta Chigbolu, Ayomide Folorunso, Raphaela Lukudo, Libania Grenot). Le atlete  stanno così sventolando come simbolo di un’Italia tollerante, inclusiva, dove le razze e le culture sono tutte uguali: «I loro sorrisi sono la risposta all’Italia razzista di Pontida»; «Sono la risposta italiana a Pontida. L’Italia multiculturale nata dal sogno repubblicano non verrà fermata»; «Sono tutte italiane le ragazze che hanno vinto la staffetta […]

  

Marine lumière

«Il movimento En marche! di monsieur Macron è una professione di fede, fede nel nomadismo. Nella Francia di monsieur Macron marciare significa essere nomadi, come i migranti e gli espatriati fiscali. Il nomadismo che rinuncia ai doveri, che rinuncia alla fedeltà, alla parola data, alla volontà di costruire qualcosa di duraturo nella propria terra; che si afferma come teoria, come dottrina a fondamento di un immigrazionismo scatenato. Il nomadismo è la negazione dei nostri valori di civilizzazione. Rappresenta il rifiuto dell’appartenenza, della responsabilità, dell’autorità; l’unica autorità riconosciuta è quella del danaro, il solo potere è la forza di chi lo possiede. Il […]

  

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