Trottolino amoroso

  Mentre Amedeo Minghi in Senato intonava la struggente melodia che lo ha reso celebre in coppia con Mietta e il Viminale metteva a disposizione i porti di Messina e Pozzallo per le operazioni di sbarco delle Ong Alan Kurdi-Ocean Viking, nella Bassa Padovana andava in scena una meravigliosa ballata di amore multiculturale e integrazione. Il giovane nigeriano Peter, amante delle auto sportive tedesche e delle bollicine champagnuole, dopo aver conosciuto e sedotto su Facebook una ragazza ceca, la sequestrava in un appartamento dove aveva trovato asilo, derubava e quindi stuprava per una decina di giorni. La donzelletta dell’Est, purtuttavia, manifestò tosto […]

  

Il Divano del Profugo

Mi rendo conto che l’immigrazione clandestina sia un fenomeno complesso, pieno di input ed output, come avrebbe asserito Drugo Lebowski. Tuttavia credo di aver trovato un modello di ospitalità sostenibile e 5.0. La soluzione è creare una community di CouchSurfing dedicata agli immigrati irregolari. Chiamandola magari, in maniera più cozy e autunno/inverno, “Il Divano del Profugo”. Le decine, centinaia, migliaia di amici a favore dell’accoglienza potrebbero tosto renderla tangibile accogliendo il surferprofugo sul proprio divano… evitandogli così esperienze negative in hotel o in dormitori ed entrando vividamente in contatto con altre culture. Al clandestino poi… garantirebbe un binario rapido per […]

  

Disagio ideologico

Quando si verifica un atto di barbarie che coinvolge qualche esotico convitato, il gretto sovranista in genere tuona: “Se solo certe brutalità si riversassero provvidenzialmente sulle corna degli accoglioni!”. Malauguratamente, la dissonanza cognitiva che affligge queste buonanime attiva processi di rielaborazione tali da far prendere con filosofia anche una mazza chiodata sui denti, pur di non guardare negli occhi la propria devastante imbecillità. E così è stato. Qualche giorno fa, il garrulo e vegeto Manaf, 24enne originario del Togo, si è reso protagonista del pestaggio di due donne nel sottopasso della stazione di Lecco. Il video – che sconsiglio ai […]

  

La Boldrini e lo straparlare

Il mio buon amico Camillo è solito allertare sulle fallacie sinistre che ci alitano sugli stivali e così ha fatto anche ieri, inoltrandomi il tweet di cui sopra. Come potete apprezzare, è Laura Boldrini a piantare l’ultimo chiodo nel feretro del logos. In poche righe c’è infatti l’abisso del pensiero. Fusaro ha già fatto notare come gli esseri umani siano ormai stati livellati a mezzi, a cose, a capitale umano, da chi ci chiede con insistenza di restare umani. Ma io vorrei soffermarmi sulla “logica” di questa gran dottora dello sragionare. Se è vero che chi emigra nel fiore degli […]

  

Santa Carola

Non mi piacciono molto le autocitazioni, ma fa troppo caldo per commentare Orfini e Migliore che scalpellano La Pietà Rondanini, con Gennaro pieno di grazia e Matteo in abbandono cristologico. Così, se vi pare, tornerei al 13 settembre 2017, quando pubblicai il dialogo La minorata difesa. Allora inventai dei nomi propri, che fossero rappresentazione antroponomastica di un delirio in carne vegana e ossa. Fra queste denominazioni emblematiche… c’era Carola. Il cui fantasticante ritratto era profezia di realtà, che si è rivelata come sempre ancor più caricaturale della fiction. Perché oggi Carola è sbarcata davvero, dopo essere stata a conoscere culture […]

  

Milano accoglie e stimola

Mentre passeggio in via Mario Pagano mi imbatto nei motti di #hosceltomilano, stilati a favore della candidatura olimpica Milano-Cortina 2026 e sponsorizzati da Mattia Mor. Perché «Milano è veloce e internazionale, aperta al futuro e al progresso». «Milano accoglie e stimola persone da ogni parte del mondo». «Milano è laboriosa, meritocratica, europea: è un posto dove le cose accadono». Così, giunto al secondo casello daziario di Porta Sempione, rimirando le finestre di casa in lontananza, faccio quotidiana esperienza di velocità, internazionalità, laboriosità, apertura, progresso, accoglienza, meritocrazia, stimolo culturale. E per una volta non leggerò che le immagini pubblicate possono essere […]

  

Un de Bortoli sovranista

Come queste pagine hanno più volte rimarcato – forse ingenerosamente – i “bobo” italiani sono una ghenga di repellenti e pretenziosi inetti. Tuttavia capita di incrociare anche qualche raziocinante gentiluomo. E’ il caso di Paolo Mieli, per esempio, o di Ferruccio de Bortoli, che seguo da anni con interesse e di cui ho letto il recente “I giovani invisibili d’Italia”. Ferruccio – già dal nome, dall’acconciatura, dal raffinato rotacismo e dalla stanghetta degli occhiali portata alla bocca con fare meditabondo – è un bourgeois-bohème autentico, per cui gli va assegnata un’autorevolezza sconosciuta a molti puzzacchiotti colleghi di salotti. Tuttavia fatico […]

  

Confindustriamente

«Roma, 22 mag. (askanews) – “Per le migrazioni la soluzione non è quella, impossibile, di chiudere le frontiere; lo ha detto fra gli applausi all’assemblea generale di Confindustria il presidente dell’associazione degli industriali, Francesco Boccia, in un chiaro riferimento alle politiche del governo gialloverde. “Di un’Europa forte e coesa abbiamo bisogno per gestire le sfide dell’immigrazione” ha detto Boccia ricordando che per la sua conformazione, l’Ue non sarebbe comunque in grado di chiudersi a riccio. “L’Europa ha 68mila chilometri di coste e l’Africa fra 30anni avrà 2,5 miliardi di abitanti. Davvero pensiamo che la soluzione sia chiudere le frontiere? Noi […]

  

Cattività buonoide

Siamo ammorbati dalla mistificazione sinistra. Ne discutiamo da che ne discutiamo. Ma fra i riflessi condizionati della cattività buonoide, dell’anti-pensiero ideologico, ve n’è uno in particolare che pare virale. Il campanello pavloviano faceva salivare il cane associando un suono al cibo, perché aveva abituato l’animale a vedersi servito appena dopo lo scampanellìo; quello rothschildiano fa salivare il progressista appena si associa uno straniero a un crimine, un immigrato a uno stupro; ma non di fame, bensì di rabbia. E il comportamento riflesso porterà ineluttabilmente all’atteggiamento di cui avevo già accennato ne “La bertuccia progressista”, sempre uguale a se stessa: «Perché, gli […]

  

Integrazione clandestina, 20 mesi dopo

Nel settembre 2017 affrontai con tono scanzonato un tema inquietante. Rileggere oggi quel pezzo, così facilmente profetico, rende tuttavia sgradevole tale autoimposta leggerezza: la dignità delle vittime non l’ammette; il pericolo che corriamo, così subdolamente stocastico, così vicino al terrorismo per l’agghiacciante casualità che l’accompagna, la rende inopportuna. Se una ragazzina di Bolzano – la civilissima Bolzano, prima per due anni di fila in Italia nella classifica della qualità della vita, città natale di Dietlinde Gruber – viene presa per un braccio mentre torna da scuola alle due del pomeriggio e trascinata nelle frasche per essere brutalizzata da due “uomini di […]

  

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