Il malocchio dei capitali esteri

L’inciampo sovranista, quasi patriottico, di Ferruccio de Bortoli sulle pagine del Corriere è stato sbrigativamente superato. Giovedì sera a Piazza Pulita, conversando con Claudio Borghi, de Bortoli è infatti tornato a farsi garbato amplificatore di istanze forestiere, aliene. Dopo aver paternalisticamente ricordato allo scriteriato leghista il ruolo da egli occupato, a mani giunte in segno di preghiera – «lei è presidente della commissione Bilancio della Camera, lei è il presidente della commissione Bilancio della Camera…» – ha esordito con un attacco rivelatore: «Se io sono…». La consecutio esclude incertezze e inizialmente pensiamo intenda riferirsi a quei giovani invisibili di cui […]

  

Un de Bortoli sovranista

Come queste pagine hanno più volte rimarcato – forse ingenerosamente – i “bobo” italiani sono una ghenga di repellenti e pretenziosi inetti. Tuttavia capita di incrociare anche qualche raziocinante gentiluomo. E’ il caso di Paolo Mieli, per esempio, o di Ferruccio de Bortoli, che seguo da anni con interesse e di cui ho letto il recente “I giovani invisibili d’Italia”. Ferruccio – già dal nome, dall’acconciatura, dal raffinato rotacismo e dalla stanghetta degli occhiali portata alla bocca con fare meditabondo – è un bourgeois-bohème autentico, per cui gli va assegnata un’autorevolezza sconosciuta a molti puzzacchiotti colleghi di salotti. Tuttavia fatico […]

  

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