Italiano per rifugiati

Il Viminale ha comunicato che il suo progetto di integrazione per circa 75mila rifugiati passerà innanzitutto dall’insegnamento della nostra lingua. «L’apprendimento della lingua italiana rappresenta un diritto ma anche un dovere e dunque è previsto un test iniziale che aiuti a definire il livello e la metodica d’insegnamento più adatta e iniziative di supporto specifico per gli analfabeti», spiega la nota. Ora, io qui lo scrivo e qui lo urlo, a costo di passare per salviniano militante: PRIMA GLI ITALIANI!                    

  

Dramma a lieto fine

Qualche tempo fa, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo, Gianpaolo Pansa liquidava amaramente i ragazzotti di oggi come ignoranti presuntuosi pieni di niente. La passata settimana un autorevole sociologo si lagnava del fatto che «non ascoltano, non approfondiscono, sono ubriachi di se stessi» mentre Vittorio Sgarbi tuona quotidianamente alle capre. Quel po’ di professori che conosco si lamentano di un degrado intellettuale galoppante, malgrado per i giovani la cultura non sia mai stata così accessibile; degrado che viaggia di pari passo con una boria senza precedenti. Il 4 febbraio scorso, le testimonianze raccolte sono state drammaticamente certificate dall’ormai […]

  

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