È tutta questione di… invisibilità.

Esiste la ragion di stato, in tutti gli stati del mondo e da molto tempo, in nome della quale alcune cose accadano senza che siano troppo chiaramente percepite. E si dice che è per la difesa della nazione, per l’incolumità dei propri cittadini e per altri motivi altrettanto seri. Uno tra questi ultimi, di suprema importanza, è la preservazione delle istituzioni repubblicane nel nostro caso, o comunque di quelle statuali.

Ebbene, proprio per questa ragione, il dimissionario nostro Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha una vita parlamentare alle spalle certamente interessante per i futuri storici della nazione, come per coloro che dovranno capirne i tratti comportamentali, ci ha dato tre presidenti del Consiglio dei Ministri che nessuno dei cittadini, quelli che lui ha voluto regalmente proteggere, ha votato.

Ma questo non è importante, tantomeno in questa Europa, che ha il suo dirompente leader nella Sig.ra Merkel (la quale, per ironia sella sorte si chiama coraggiosamente Angela… – con la “g” dura, però), terrorizzata dai patti di stabilità e dall’inflazione, al punto tale da rasentare la deflazione.

Bene, visto che la situazione è a grandi linee quella che ho appena descritto, non ci resta che attendere la nomina del nuovo Presidente della Repubblica, da quello stesso parlamento che, non riuscendoci qualche anno fa, ci dovrebbe riuscire ora, anche se non ci è dato sapere per quale combinazione alchemica.

In realtà, se fossimo un Paese serio e credibile, e sappiamo che tutta l’Europa ci apprezza non certo per la serietà ma solo per i monumenti e l’arte di cui siamo ricchi, si andrebbe a votare quanto prima, mandando a casa tutti. Ma questo non accadrà prima di avere una nuova legge elettorale, che dipende dal nome di chi salirà al colle. In sostanza, continueremo a tenerci questi individui in parlamento, che, nel loro grigiore intellettuale, parzialmente adatto a quella parte di paese che rappresentano, eleggeranno qualcuno che non sia né carne né pesce, e rappresenti il vuoto mentale di cui alcuni italiani sono ancora portatori.

Altro che nudo, il prossimo Presidente italiano!

Sarà praticamente invisibile ai più, ma potremmo, in questo ulteriore caso, comprendere che siamo giunti antropologicamente ad un capolinea importante: cambiare davvero registro, oppure trovare il modo di emigrare in un altro sistema solare (ho fatto persino la rima, e chissà come sarebbe contento – della rima ovviamente – il Premier).

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