curiositàÈ tutta questione di… curiosità.

Oggi voglio trattare una questione senza riferirmi a nessuna ricerca in particolare

Google Analytics mi fornisce quotidianamente, e settimanalmente, l’andamento del mio blog, dandomi una serie di indicazioni sui gusti dei lettori, il loro tempo di “fermata” sul testo, e molte altre cose. È un servizio importante, perché permette di ricevere informazioni preziose sui gusti dei propri lettori.

Bene, la cosa interessante, peraltro confermata anche attraverso i dati che si raccolgono riferibili all’intero mondo, è il numero di visualizzazioni operate e la quantità di tempo che i lettori dedicano ai temi che riguardano la sessualità. O meglio, il sesso in quanto tale, perché la sessualità è già qualche cosa che richiede una certa attenzione, non necessariamente pruriginosa.

Che il sesso sia una questione, e dunque un problema, importante nella nostra specie è un dato di fatto, inevitabile e fondamentale, anche se l’attenzione che argomenti di questo genere suscitano negli esseri umani dipende essenzialmente dalla cultura di appartenenza, e dall’educazione ricevuta.

Conoscere l’esercizio del sesso altrui, secondo fantasie morbose e recondite, permette alle persone di giudicare sana o meno la propria normalità, perché nel momento in cui si apprendono comportamenti dei nostri simili in qualche modo ognuno di noi vi si rispecchia. E questo è il motivo per cui a tutti noi interessa l’argomento.

Se vivessimo in un mondo in cui poterci rispecchiare in altri comportamenti, anch’essi in grado di produrre quella soddisfazione orgamisca che procura il sesso, molto probabilmente la nostra mente potrebbe abituarsi, anche se lentamente, ad una alternativa, dotata comunque di gratificazione.

Ecco perché non sempre i miei articoli riguardano il sesso, mentre preferisco rifarmi al concetto di amore, con la speranza di abituare tutti noi a provare una maggiore soddisfazione pulsionale verso di esso, cercando di lasciare ad altri le solite faccende di sesso.

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