Asia Argento NYTTutta questione di… scheletri nell’armadio.

La notizia ha fatto il giro del mondo. Sono molti i media che ne parlano.

D’altra parte, in Toscana esiste un detto: “il più pulito c’ha la rogna“. Direi che è perfettamente in sintonia con l’attivismo erogeno-oro-sessuale della nostra para-attrice. Nello stesso tempo, devo ammettere che, molto probabilmente, il personaggio non avrebbe avuto altra scelta che procedere così, come ha fatto, e non mi riferisco ai soldi elargiti affinché tutto venisse messo a tacere, ma all’azione in sé.

Io ho una concezione della bellezza vetusta. Sono abituato al Rinascimento italiano e alla successiva elaborazione realistica del grande Caravaggio. Ecco perché, dal mio punto di vista, l’Argento vivo addosso non poteva procedere che violentemente, visto che da anni molte di loro (femmine umane mediatiche…) si trovano a concorrere con le drag queen.

Ora tutti la criticano e l’abbandonano, ma certamente lei continuerà a dire la sua. A giusta ragione. Per altro, il fatto che lei sia accusata di violenza sessuale non cancella la violenza da lei subita, ammesso, a questo punto, che l’abbia davvero subita. In effetti, la notizia quanto meno offusca la sua credibilità. Il dubbio che possa essere stata sincera (nonostante le sue ultime dichiarazioni), anche se a distanza di anni, si fa ora sempre più strada nelle menti di quella popolazione mondiale ancora rimasta sana.

E poi, parliamo di un minore, con il quale aveva stabilito un perverso rapporto madre-mantide-figlio. Insomma, la nostra presunta stupratrice sembra rispettare le polimorfe fantasie rappresentate nei suoi film, che evidentemente sembrano più documentari che performance. Infatti, non dobbiamo dimenticare il suo amore per il satanico, il peggio del peggio dell’umanità. Tutte cose che caratterizzano l’attiva-attivista signora.

Però, tutto questo clamore è anche pubblicità e lei continuerà sicuramente a lavorare, e qualcuno ancora seguirà le sue performance. E questo è forse l’aspetto più grave della situazione. D’altra parte, il livello alfabetico-culturale della massa mondiale di individui è sempre più basso. E questo è utile, perché così la politica e i media possono proporci impunemente le loro nefandezze.

Per concludere, direi però che Asia Argento è stata coraggiosa: non si sente molto frequentemente parlare di violenza sessuale femminile a danno del maschio. Proprio una virago, con qualche tendenza freudianamente interessante e da approfondire.

Invece di metterla in giuria ad X Factor, proporrei alla produzione Sky di consegnare in mano alla “me too yeah” la conduzione di un programma di educazione alla pratica sessuale per giovani adolescenti. Un certo tipo di adolescenti, quelli figli dei bacchettoni sessantottini, tanto liberi allora quanto retrivi oggi.

Chissà quanti argomenti di discussione serale!

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