La spinta culturale

È tutta questione di… bellezza scientifica. Anche gli animali sono innovatori, esattamente come noi che abbiamo imparato a volare nel 1904, grazie ai fratelli Wright, oppure abbiamo inventato il Web, grazie all’ingegno di Tim Berners Lee. Un esempio eclatante per tutti, di come l’innovazione avvenga anche nel mondo animale è quello delle cornacchie giapponesi che utilizzano il passaggio delle automobili per aprire le noci. Il guscio delle noci è troppo compatto, e le cornacchie non riescono a romperlo con il becco. Lasciano quindi le noci sulla strada, affinché le auto ci passino sopra, per poi recuperare il gheriglio quando il […]

  

Vendesi bambini francesi

È tutta questione di… parlare chiaro. La notizia, non certo nuova, ma relativamente interessante ed originale è questa. Ho già espresso il mio parere rispetto alla pratica delle madri in vendita, con relativo bambino al seguito. Sono totalmente contrario, per il bene primario del bambino. Non mi interessa, in questo contesto mercificante, ragionare sui genitori, siano essi biologici oppure adottivi. Dal mio punto di vista, si tratta di genitori fasulli, completamente egoisti e privi di sguardo etico, rispetto a loro stessi e al mondo intero. Si tratta di una compravendita di esseri umani, ancora prima della nascita o anche già […]

  

Affidati alla sinistra

È tutta questione di… sporcizia. Certo, rimanere sconcertati di fronte a notizie come queste è il minimo. Anche il Cristo esprime parole durissime quando si riferisce a coloro che avrebbero osato “scandalizzare” i bambini. E dice, al tempo stesso, che per entrare nel Regno dei Cieli occorre farsi, appunto, come bambini. Questi sono i due concetti dai quali parto per il ragionamento che segue, perché penso siano non solo concetti cristiani ma appartenenti alla sensibilità che l’Occidente credeva di aver conquistata e mantenuta. Non siamo nuovi in Italia a notizie del genere, perché sono sicuro che molti di voi ricorderanno […]

  

Madri e figli

È tutta questione di… unione. Oggi, una giustizia lentissima legata a indagini lentissime, ci consegna un colpevole. Perdere un figlio e sapere che le sue ultime ore di vita sono state segnate dalla violazione del suo corpo. Dalla brutalità di impetuose coltellate. È qualcosa che, al solo pensarci, annichilisce la mente. Qualcosa che distorce permanentemente la visione della propria vita, a meno che non intervenga una fede incrollabile e personale. La mamma di Lidia ha vissuto tutto ciò non solo una volta, ma ininterrottamente, per ben trentuno anni. Trentuno anni sono tanti; sono oltre 11.300 giorni. In ognuno di essi […]

  

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