Ipocrita agglomerato umano

È tutta questione di… follia. La tristezza di questa notizia, assieme a quella di molte altre, concernenti situazioni simili, è abissale e sembra difficile credere che riusciremo a vedere un giorno, un mondo più giusto, migliore e solidale. Eppure, lo sapete bene voi che mi leggete da anni, cerco sempre di essere ottimista e faccio in modo che la speranza sia davvero l’ultima a morire. Ci fu un tempo in cui, in quella zona del mondo, quando governava lo Scià di Persia, ed io ero giovane, la donna godeva di libertà, rispetto e considerazione. Le cose sono evidentemente cambiate in […]

  

Imparare

È tutta questione di… volontà. Karl Raimund Popper sostiene che esistono due modi completamente diversi di imparare. Il primo è come un’avventura, perché significa imparare qualcosa di nuovo; il secondo consiste nello sforzarsi di portare al di sotto della coscienza quanto si è imparato. Nel condurre la propria automobile si impara a dimenticare ciò che si è appreso, mentre si pone attenzione alla strada, e così si è attenti solo alla strada, mentre tutto il resto avviene automaticamente. Al pianoforte, all’inizio è terribilmente difficile coordinare le dita con le note che si stanno imparando a leggere, perchè si tratta di […]

  

Megalomani contemporanei

È tutta questione di… limiti universali. Il funzionamento neurofisiologico del nostro cervello è una metafora della migliore società possibile sulla terra: una società nella quale le singole autonomie neuronali si trovano a stabilire regole di sopravvivenza in stretta relazione con le altre cellule cerebrali. Ecco perché il continuo riferirmi al funzionamento cerebrale costituisce il punto di partenza, ma anche di arrivo, della mia proposta: il nostro cervello è un sistema esistenziale altamente autonomo nel funzionamento delle sue singole parti, e contemporaneamente solidale nel funzionamento generale. Non esiste il secondo senza il primo e il primo produce necessariamente il secondo. Da […]

  

Brioches

È tutta questione di… educazione permanente. Maria Antonietta d’Asburgo, da donna “illuminata” com’era, non avrebbe mai potuto consigliare di dare al popolo le brioches in assenza di pane. L’origine della battuta resta ancora incerta, anche se continua a testimoniare l’atteggiamento dei potenti, ancora oggi. Anche nella nostra contemporanea situazione emergenziale. La mia riflessione, che prende le mosse dalle brioches metaforiche che il potere costituito (quale esso sia, non importa) elargisce a tutti noi, fa riferimento allo stile di vita nel quale siamo inseriti, ossia alle continue brioches che ci invitano a consumare, quando non abbiamo il pane. Che cosa si […]

  

Il blog di Alessandro Bertirotti © 2024
jQuery(document).ready(function(){ Cufon.replace('h2', { fontFamily: 'Knema' }); }); */ ?>