È complicato dare della radical chic a una piratessa con i rasta. Uno tende a immaginarsela sì a bordo di un’imbarcazione, ma non a sfondare blocchi navali e ad infrangere leggi.  La stessa Carola Rackete ha ammesso di partire da una posizione agiata, ma attaccarla su questo aspetto saprebbe troppo di marxismo. E una persona che tiene davvero al valore supremo della libertà non può limitarsi – forse neppure dovrebbe – a verificare lo stato patrimoniale della famiglia di provenienza. Servono altri elementi. È il nuovo trucco comunicativo del radicalismo di sinistra: muovere da queste novelle protagoniste del progressismo, conoscendo […]