Adesso arrivano pure gli esperti e gli scienziati a dirci che leggere fa bene. Anzi, di più: leggere aiuta anche il nostro equilibrio mentale e rilassa. Almeno secondo gli psicologi, i medici e i pedagoghi (un’ottantina) intervistati dal portale libreriamo.it tanto che è stata coniata l’espressione “book therapy”.
Secondo il portale leggere un buon romanzo sotto l’ombrellone “aiuta a fuggire dalla routine quotidiana, tiene la mente leggera ma allo stesso tempo allenata, trasmette allegria e positività”. Ecco perché leggere rappresenta il modo ideale per ricaricare le pile durante le vacanze secondo 7 esperti su 10, che raccomandano la Book Therapy per vivere le ferie al meglio, grazie a letture di qualità. Psicologi, critici e addetti ai lavori concordano nell’affermare che leggere romanzi gialli (32%), rosa (26%), legati al benessere (23%) e d’avventura (18%) aiuta a recuperare il buonumore (41%), aiuta a evadere dai problemi della routine quotidiana (34%) e a tenere la mente spensierata (22%).
Questa difesa d’ufficio del libro e della lettura fa tenerezza. Perché più che i crismi della scientificità sembra mettere in campo l’ottimismo della buona volontà.
Facile contraddire i risultati di questa teoria. Book therapy? E allora anche movie therapy, sport therapy, game therapy e così via. Tutto ciò che distrae pur mantenendo la mente in esercizio è un buono stimolo al buonumore.
E quando poi si chiedono agli esperti gli effetti “immediati” della lettura sotto l’ombrellone, difficile non pensare al trionfo dell’ovvietà: “leggere un libro orientato ai propri gusti letterari e di vita permette di recuperare il buonumore (34%) aiuta a staccare completamente dai
dispiaceri e dalla classica routine quotidiana (15%)”.
Sono convinto che se i lettori di ogni epoca non fossero già convinti di questo, di certo la letteratura sarebbe morta da secoli.
In fondo ha ragione Ian McEwan. Intervistato sull’inaspettato successo – quest’anno – di un romanzo americano del 1965 (Stoner di John Edward Williams, da noi pubblicato da Fazi), lo scrittore britannico osserva: avvilente leggere sotto l’ombrellone la storia di una vita priva di eventi come quella passata da Stoner in una sperduta provincia americana? Al contrario! Essendo vera letteratura troverà sempre tanti ammiratori anche nei luoghi delle vacanze.
Ecco. Più che di psicologi ottimisti, abbiamo bisogno di bravi editori, ottimi consigli di lettura e,ovviamente, grandi romanzi.

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