Quei no che aiutano (lo scrittore) a crescere

Rileggendo Il pendolo di Foucault di Umberto Eco (Bompiani) ho trovato una delle più efficaci descrizioni della vanity press. La prima volta che lessi il romanzo ero un laureando. Da allora non solo è passato molto tempo ma ho anche accumulato molte esperienze professionali (anche in case editrici, oltre che in riviste e giornali). Allora forse, quando lo lessi per la prima volta, le descrizioni della Garamond e della Manuzio (le due case editrici che solleticano la vanità di improbabili autori di provincia), certi dettagli, certe spiegazioni, certi affreschi e descrizioni non mi aevano colpito più di tanto perché – […]

  

L’idiota di genio e il suo inno alla pace

“Il patriottismo, la fedeltà al dovere e l’abnegazione sono le vere armi in una guerra”. Con queste parole si chiude il grande romanzo Il buon soldato Scvejk dello scrittore boemo Jaroslav Hasek (da me letto nell’edizione dell’Universale economica di Feltrinelli con la traduzione di Bruno Meriggi). Si chiude con queste parole non soltanto il romanzo (a suo modo picaresco, a suo modo on the road, sicuramente pacifista) ma anche la vita del suo autore (1883-1923). Infatti è rimasto incompiuto anche se il lettore non ne coglie l’incompiutezza visto che una trama vera e propria non c’è. Al centro del lungo […]

  

Lo sberleffo alcolico al politicamente corretto

Torna Gilbert K. Chesterton. Grazie a una preziosa strenna natalizia confezionata dall’editore Leardini. Il titolo scelto è uno dei più adatti al periodo: L’osteria volante (1914). Si tratta di un romanzo umoristico ben adatto al periodo visto che parla di un pub che riesce ad aggirare le durissime leggi vigenti portando in giro per l’Inghilterra lo spirito (alcolico) e il buon umore. Del libro (e del suo autore) parleremo dopo aver ricordato il primo scopo di questa nuova edizione (l’ultima ancora in commercio è quella di Bompiani del 2010). I ricavati della vendita di questa traduzione (che si deve alla […]

  

Radiguet, un romantico a Parigi

Era già un classico quando uscì il “rivoluzionario” Giovane Holden. Il suo autore era già leggenda quando ancora Salinger girava indisturbato e misconosciuto. Raymond Radiguet può ben sorridere dell’alone mitico che avvolge il goffo Caulfield. Perché il suo “protagonista” non ha bisogno nemmeno del nome per stagliarsi nell’immaginario della gioventù romantica e assetata di esperienza che ha letteralmente divorato le pagine del Diavolo in corpo. Il celebre romanzo di formazione di un amore giovanile, appassionato e assoluto torna in una nuova traduzione (Yasmina Melaouah) per Bompiani. Un’occasione imperdibile per chi non avesse mai letto questo capolavoro della letteratura francese del […]

  

Tondelli, Ligabue e la fine del mondo

L’ho scelto per caso. Non avevo letto molto di suo. E sicuramente non questo romanzo. Pescando dallo scaffale la bella edizione delle Opere di Pier Vittorio Tondelli (1955-1991) nei Classici Bompiani (con la puntuale e garbata cura di Fulvio Panzeri) la scelta è caduta proprio su Rimini. E’ stato il suo penultimo romanzo ma anche quello che gli ha regalato a un tempo maggiori soddisfazioni per il successo di pubblico e maggiori amarezze per la tiepida accoglienza della critica. Comunque già il tema del racconto è invitante per chi da più di un anno non va al mare e non […]

  

Al supermercato c’è il Donnarumma che non ti aspetti

Non so quanti di voi lo facciano. Io non riesco a farne a meno. Quando entro in un grande magazzino o in un grande supermercato (di quelli che hanno anche reparti di cartoleria, giochi, elettronica, etc) non posso fare a meno di buttare un occhio sul reparto dei libri. So che verrò puntualmente deluso. Non ci sono libri che mi possano far gola. Di solito si tratta di editoria mainstream, tascabili “scolastici” (immancabili Primo Levi e Calvino), qualche classico (Dostoesvksij sì, Balzac – chissà perché – no), thriller, e libri per ragazzi (saghe fantasy o robe del genere). Talvolta trovi […]

  

Inseguendo Angelica nel “piccolo mondo” di Lodge

Nei giorni più duri del lockdown saltavano all’occhio alcune “modifiche” del nostro habitat. Una di queste era la pressoché totale assenza di aerei sopra le nostre teste. Cieli vuoti. E, nelle belle giornate, anche insolitamente puliti. A molti è venuto da pensare a quanto l’inquinamento e la nostra società consumistica stiano intossicando in maniera irreversibile il nostro futuro. E probabilmente è vero. A me, però, è venuto in mente un libro che avevo letto proprio trent’anni fa (1990). E un sorriso di divertito compiacimento ha segnato il mio ricordo di Il professore va al congresso  di David Lodge (Bompiani). Una volta […]

  

Così Camus ha isolato e disinnescato il morbo dell’intolleranza

Nella mia letterina a Babbo Natale ho chiesto che a quelli troppo inclini a sorvolare sulle sempre più frequenti manifestazioni di simpatia nei confronti di fenomeni storici come il nazismo venga recapitato un libro di Albert Camus. Un romanzo che non parla di nazismo, però. Un romanzo che non è un romanzo storico. Un romanzo che non è nemmeno ambientato in Europa. Bensì in Algeria. Chi teme si tratti di qualcosa che anche lontanamente parli di immigrazione o di ius soli deve però tranquillizzarsi.  Non si parla di magrebini in quel romanzo. Bensì di pied noir. Ovvero di francesi. Francesi […]

  

Chesterton oggi è il miglior alleato di Marine Le Pen

I tanti estimatori di Marine Le Pen, dopo il suo gesto di libertà e indipendenza (aver rifiutato di coprirsi la testa con un velo per incontrare il Mufti di Beirut), dovrebbero correre in libreria. Lì potrebbero trovare un romanzo appena ripubblicato che potrebbe dare loro soddisfazione (oltre che un immenso piacere). Un romanzo intelligente e umoristico che ridicolizza l’osservazione cieca delle norme, soprattutto quelle imposte dalla religione islamica. Sono infatti tornati Humphrey Pump e Patrick Derloy, i protagonisti dell’Osteria volante di Gilbert Keith Chesterton (1874-1936). Il romanzo viene riproposto in una nuova veste dall’editore Lindau (la precedente edizione risale a […]

  

Controcorrente con Houellebecq e Huysmans

Il successo di un libro è come un cane che si morde la coda. Tutti ne parlano perché tutti lo leggono. E così i lettori sono spinti a leggerlo per capire meglio ciò di cui si parla e – magari – partecipare al dibattito. E così via, finché l’abbrivio iniziale non si esaurisce e il nostro (libro di successo) svanisce progressivamente e lentamente dalla scena. Il successo di Sottomissione di Michel Houellebecq (da noi pubblicato da Bompiani) rientra in questa categoria. Ovviamente l’eco mediatico suscitato dalla tragedia parigina dello scorso 7 gennaio ha fatto da volano per le vendite di […]

  

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