Ha fatto discutere l’assegnazione del Leone d’oro al film di Gianfranco Rosi Sacro Gra, il documentario che racconta con uno sguardo attento e sensibile le “vite  di confine”, quell’umanità che si guadagna faticosamente l’esistenza ai bordi estremi della Capitale. Quasi un quarto di secolo fa, era il 1989, uscì per Bompiani Grande Raccordo. Era il terzo titolo di Marco Lodoli (dopo Diario di un millennio che fugge e Snack bar Budapest). Come nel film, anche in questa raccolta di racconti si incontra un’umanità “periferica” rispetto al mainstream della nostra quotidianità. Personaggi emancipati dai forzati gioghi della routine e quindi liberi, […]