22gen 19
“Non credo che la memoria menta per motivi futili. Il fatto è che la memoria tratta l’assoluto, i riassunti; tratta forme di conoscenza portatili, e così finisce per drenare cose che assomigliano più a motti, ad aforismi e ad apoftegmi che non a momenti reali”. Ci può essere sentenza più proustiana di questa? Se non è dell’autore della Recherche (e non lo è infatti), almeno è di qualcuno che quel testo ha davvero letto con estremo profitto. Tanto che questa stessa frase potrebbe essere il compendio esegetico più corto e più lucido che su quel capolavoro della letteratura novecentesca possa […]
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17apr 18
Questo è il resoconto di una sconfitta. La nostra. Abbiamo perso la memoria. E abbiamo perso la capacità di portare i nostri figli a seguire le nostre tracce, soprattutto quando abbiamo la convinzione (la presunzione?) che siano scavate nella giusta direzione. Questo resoconto porta ad una conclusione amara: i tredicenni di oggi non riescono a leggere quei romanzi che ci hanno formato come uomini e come cittadini quando, 30 o 40 anni fa, avevamo la loro età. Ma andiamo con ordine. I professori di italiano di una scuola media si sono messi d’accordo e hanno assegnato ai loro studenti di […]
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18gen 18
L’ultimo romanzo di Paul Auster (4321, pubblicato da Einaudi) mi ha fatto pensare al Cubismo. Alla corrente pittorica in generale, ma in dettaglio ad alcuni ritratti di Picasso. La mia conoscenza dell’arte è pressoché nulla. Mi è rimasto, però, in qualche angolo della memoria un brandello di una sintetica spiegazione della poetica cubista, laddove si diceva che questo movimento di arte ancora figurativa mirava a rappresentare i differenti aspetti di un singolo oggetto, nel momento di analizzarlo. Ed è a questa sommaria spiegazione che la mia mente è spesso andata leggendo le 939 pagine di questo straordinario romanzo. Straordinario perché […]
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14mar 14
Qual è la pagina più conosciuta della Recherche? Non pensiate sia una domanda difficile, sebbene Marcel Proust avrebbe voluto, invece, che lo fosse. Purtroppo per lui non lo è. La pagina più famosa della Recherche è la prima. Alla faccia anche del suo inarrivabile record, certificato addirittura dal Guinness dei primati (Alla ricerca del tempo perduto pare sia il romanzo più lungo di sempre con le sue 9.609.000 battute spalmate su oltre 3700 pagine dell’edizione francese). Quando il protagonista non riesce a dormire; quando il protagonista maturo, insomma, ricorda il se stesso bambino e tutti i suoi riti dell’infanzia e […]
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10mar 14
Le classifiche lasciano sempre il tempo che trovano. Soprattutto quelle fondate sul gradimento (soggettivo) degli intervistati. Qual è il miglior ristorante del quartiere? E il calciatore più forte del campionato? E la cuoca migliore in famiglia? Tutte gerarchie fondate esclusivamente sul principio dell’insindacabile gusto personale. Perché è ovvio che ci sono delle qualità oggettive e parametri altrettanto rigidi per misurare le qualità di ristoranti, giocatori e cuochi. Però, alla fine, ciò che conta è il gradimento soggettivo. Ed è su quello che si basano gli intervistatori. Uno dei campi più battuti dai sondaggisti è quello relativo all’apprezzamento delle opere di […]
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28nov 13
Parafrasando Severino Boezio, si potrebbe scrivere un bel manuale sulla letteratura come consolazione. E in questo libro troverebbe sicuramente un posto di primo piano Charlotte Brönte. Non solo per cosa hanno rappresentato i suoi romanzi, ma per l’opinione che questa scrittrice (morta prematuramente a 39 anni nel 1855) professava circa la letteratura. Come consolazione e come gioco, visto che la sua carriera di scrittrice è iniziata per vincere la noia – insieme con le sorelle e il fratello – di giornate interminabili in una casa immersa nella brughiera del Lancashire, dove il padre (un pastore protestante) era titolare di una […]
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