L’unica domanda da porsi, ora che il caso Fleur Pellerin è scoppiato, è la seguente: cosa sarebbe accaduto da noi, in Italia, se il ministro della Cultura avesse confessato di non leggere da anni un romanzo o un saggio e di non aver letto alcuno dei libri del nostro ultimo premio Nobel? Mettiamo che un nostro scrittore di prestigio (ne abbiamo, basta spulciare con pazienza – molta pazienza –  i cataloghi) arrivasse oggi a conquistare il tanto prestigioso premio letterario. Che succederebbe? Tutti a salire sul carro del vincitore? Niente affatto. Da noi siamo più bravi e inclini a disprezzare […]