Il piroscafo di Zweig viaggia nel tempo

Non mi rassegnerò mai. La scomparsa di Stefen Zweig (Brasile, 1942) per me resta un mistero davvero insolubile. A differenza del suo collega Walter Benjamin, l’autore di Il mondo di ieri era riuscito a uscire dall’inferno dell’Europa durante la seconda guerra mondiale. Si era appunto lasciato alle spalle non solo il mondo della Vienna felix, ma aveva anche messo un oceano tra i suoi rimpianti e gli orrori del nazismo. La sua figura mi torna in mente ora che ho appena concluso di leggere La novella degli scacchi (nella pregevole traduzione offerta da Enrico Ganni per i tipi di Einaudi). Prima […]

  

La musa di Man Ray che stregò anche Truffaut

Il colore delle pareti della camera da letto, quando ormai le era impossibile muoversi, era praticamente invisibile. Le tele di tanti amici e artisti famosi coprivano tutti gli spazi. Sul comodino solo un telefono, che lei ormai afona continuava a usare con ostinazione per far sentire almeno al sua presenza muta agli amici e parenti dall’altra parte del filo. E nel cassetto una poesia (autografa) a lei dedicata. La scrisse Rainer Maria Rilke quando condivideva lo stesso destino di deraciné nella Parigi degli anni Venti. Quella che nei versi è definita come «un geranio che sboccia/ nella dolce sera piovosa» […]

  

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