In Catalogna va supportato il diritto all’Identità

Il referendum catalano è un’occasione da sfruttare per ribadire la necessità di premiare le identità, le autonomie e le diversità presenti sul suolo del Vecchio Continente, che sono una risorsa e non un problema da reprimere, specialmente in tempo di globalizzazione. Non ha senso schierarsi contro questo referendum per la caratterizzazione politica che l’indipendentismo catalano ha assunto negli anni. Il suo europeismo e il suo orientamento progressista non devono essere un problema o una priorità. La priorità è ribadire il diritto dei popoli ad autogovernarsi e il diritto degli stessi a dotarsi di strutture amministrative più vicine, più efficienti e […]

  

Sinistra e immigrazione, se la lode al cosmopolitismo sostituisce l’emancipazione dei popoli

In questi giorni sentiamo definire la battaglia per lo Ius Soli come una questione di civiltà. Una definizione assolutamente discutibile, se non erronea, perché il disegno di legge non inverte minimamente i termini del dibattito sul tema migratorio, ma anzi ne rafforza le impalcature. Diciamolo chiaramente: credere che una più facile erogazione della cittadinanza italiana non possa invogliare ancor più migranti o futuri genitori a mettersi in viaggio verso l’Europa è, nel migliore dei casi, pura ingenuità. Ingenuo anche credere che la misura non solo non abbia un impatto immediato sul tema o sui flussi, ma che possa addirittura contribuire a fermarli. Una norma […]

  

Attentatori arabi e figli di immigrati diventano improvvisamente “inglesi” o “francesi”: Storia di una narrazione ridicola

Quando siamo esposti ad attentati jihadisti, purtroppo frequenti negli ultimi tempi, viviamo sempre più spesso il triste spettacolo messo in scena da molta stampa, intenta a precisare quasi fin da subito la nazionalità “europea” degli attentatori. Capita così che i radicalizzati delle banlieue figli di immigrati tunisini diventino di colpo “francesi”, manco stessimo parlando di agricoltori bretoni; capita che l’attentatore di Manchester, figlio di immigrati libici, diventi immediatamente un “inglese”, una nazionalità annunciata con così tanto zelo e sicurezza che a prima vista e a primo udito qualcuno potrebbe davvero convincersi di avere a che fare con una sorta di […]

  

La divisione non è più tra destra e sinistra, ma tra favorevoli e contrari alla globalizzazione

Con il crescere dei movimenti simili al Front National si nota la progressiva divisione del fronte politico in uno schieramento nuovo, ovvero tra chi è sostanzialmente favorevole alla globalizzazione e all’attuale status politico, economico e sociale e chi vi si oppone. Quello è l’orizzonte delle alleanze e dei futuri schemi. Ed è pure probabile che l’ascesa dei partiti “populisti” ed euroscettici favorisca ulteriori convergenze centriste. L’ultimo segnale è l’odierna uscita di Franceschini, che propone a Silvio Berlusconi di cambiare le regole del voto assieme al PD. Il “Fronte Repubblicano” visto all’opera negli ultimi anni in Francia è un fenomeno passibile […]

  

Il voto greco? Resta solo un segnale

L’attesa per il referendum in Grecia di questi giorni ha portato con sé un profluvio di toni millenaristici, messianici, pure apocalittici a seconda della prospettiva dalla quale si osservava la situazione in quel di Atene. Pareva di trovarsi di fronte alla scelta tra Gesù Cristo e Barabba, più in generale in una situazione di assoluta esagerazione del significato del voto, e dei suoi effetti a breve-medio termine. Possiamo tranquillamente dire che la Grecia con questo voto non si è guadagnata l’uscita dall’Euro, tantomeno quella dall’UE. Il voto di ieri è stato un semplice diniego rispetto ad un progetto di riforma per il rientro dai […]

  

Russia ed Europa, alcune considerazioni

Una conseguenza certamente spiacevole dell’andazzo geopolitico contemporaneo è quella che riguarda il deterioramento dei rapporti tra gli USA e l’Europa occidentale da una parte e la Russia e il mondo orientale dall’altra. Conseguenza di una gestione politica densa di errori e incapacità di mediazione, e pure di una buona dose di interesse statunitense, mirante a neutralizzare qualsiasi ipotesi di gestione alternativa del globo terrestre. Da questo punto di vista sotto l’amministrazione Obama abbiamo vissuto un netto e rapido deterioramento di un rapporto, quello con la Russia, che per diversi paesi occidentali è strategico e irrinunciabile. L’amministrazione Bush, certo non impeccabile […]

  

Se la sinistra odia il popolo

La marcia di Parigi, come da programma, ha scatenato apprezzamento e condanna, sentimenti di simpatia e lontananza. Un’ondata di contraddizioni provenente in primis da quelli che, da questa marcia, avrebbero dovuto sentirsi rappresentati, ovvero i cittadini europei. Un evento che più che storico per meriti fisiologici, si è voluto rendere storico nella sua formulazione, nella sua presentazione ai media, nel dipingerlo come unica risposta possibile ad un attacco verso l’Occidente e i suoi valori. Premetto che per me non è stata una marcia trionfale, tantomeno un successo, soprattutto per quanto riguarda la testa di quel corteo. Coi suoi leaders in […]

  

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