I paradossi dell’antifascismo compulsivo

Il richiamo all’antifascismo di salotto, di studio e di tutto comodo ha sempre il suo perché, specie se, come abbiamo assistito negli ultimi anni, da posizione palingenetica e antisistemica diventa un mezzo per giustificare la conservazione del presente, nonché di tutte le architetture economiche, politiche e sociali dominanti all’epoca della globalizzazione. Capita così di assistere a piè sospinto ad accuse di fascismo lanciate come encicliche, pure verso il governo o verso suoi ministri. Tutto normale, se non fosse che quel che stanno ottenendo gli intellettuali e gli accademici impegnati a farle è, spesso e paradossalmente, proprio la normalizzazione e quotidianizzazione di tale ideologia. Se, infatti, […]

  

Se al tempo del pensiero unico è vietato celebrare la Prima Guerra Mondiale

Celebrare la vittoria della Prima Guerra Mondiale? Impossibile. Per la storiografia da salotto e la cultura dominante la storia o è cosmopolita, antifascista ed anticomunista o semplicemente non esiste. Nel video proviamo ad analizzare il fenomeno e a spiegare perché è così difficile celebrare uno dei pochi momenti di vittoria unitaria in 150 anni di Italia. VIDEO: — Ti è piaciuto l’articolo? Seguimi anche su YouTube, Twitter e sulla mia pagina Facebook

  

“Per non morire politicamente corretti”, l’evento a Udine

Il 1 dicembre a Udine, dalle 17.00 alle 19.00 presso Palazzo Antonini-Belgrado, avrà luogo l’evento Per non morire politicamente corretti. Protagonista della serata sarà Alessandro Catto, autore del volume “Radical Chic – conoscere e sconfiggere il pensiero unico globalista”. Curerà l’introduzione l’on. Pietro Fontanini, Presidente della Provincia di Udine. Il dibattito sulla sinistra liberal e il pensiero unico politicamente corretto anima la curiosità di un numero sempre crescente di persone. La globalizzazione ha imposto un nuovo modello di analisi, capace di comprendere cosa rappresenti oggi la politica occidentale, europea ed italiana di fronte ai grandi cambiamenti che le nostre società stanno vivendo. […]

  

Se Hollywood diventa Versailles

Che due palle la civiltà degli Oscar, questo raduno di star e starlette capaci ormai solamente di rilanciare un cinema stantio, completamente organico, incapace di una vera critica sociale che non si manifesti in una lode all’immigrazione senza fine, alla open society dove a beneficiare sono sempre e solo i ricchi e gli speculatori, mai il popolo che della globalizzazione ne ha già piene le scatole. Che noia questa civiltà di anime belle, totalmente avulse dalla realtà circostante, da un elettorato anche americano che non ne può più dei loro falsi sorrisi, di questa idea messianica di società mondialista senza […]

  

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