Testacoda, pentimenti, scuse; la scelta di Donald Trump di avallare il bombardamento alla base aerea siriana di Sharyat ha consegnato una intera fetta di opinione pubblica, quella pro-Trump e contemporaneamente pro-Putin, all’incomprensione e quasi al panico. In realtà sembra che poche persone abbiano provato a vederci più a fondo nella vicenda mantenendo raziocinio e buona capacità di lettura. Quel che sappiamo, e lo sappiamo da tempo, è che il Presidente americano, chiunque esso sia, non detiene poteri sconfinati. Il suo campo d’azione è continuamente mediato da vari strati di funzionari, responsabili, direttori di dipartimenti e uomini che si muovono dietro le quinte […]