Una volta, quello che mi piaceva del cerimoniale dei matrimoni a Scutari, era il giorno in cui si portava la dote alla sposa, e la valigia che la conteneva ritornava a casa vuota. Me lo ricordo bene, perché il non-peso della valigia si scuoteva nelle mie mani mentre correvo ad aprirla. Non so per quale motivo mi sia rimasta impressa nella memoria lo scampolo di seta rossa con cui era foderata all’interno. Forse perché era la stessa valigia che faceva il giro di tutto il clan famigliare in caso di matrimoni. Ma, a parte questo, alcune belle persone, si premuravano […]