Noi e i soldi

Una volta, quello che mi piaceva del cerimoniale dei matrimoni a Scutari, era il giorno in cui si portava la dote alla sposa, e la valigia che la conteneva ritornava a casa vuota. Me lo ricordo bene, perché il non-peso della valigia si scuoteva nelle mie mani mentre correvo ad aprirla. Non so per quale motivo mi sia rimasta impressa nella memoria lo scampolo di seta rossa con cui era foderata all’interno. Forse perché era la stessa valigia che faceva il giro di tutto il clan famigliare in caso di matrimoni. Ma, a parte questo, alcune belle persone, si premuravano […]

  

L’equilibro della vita

Fissavo l’impasto della pizza che lievitava con la velocità del movimento dell’aria, mentre ondeggiava intorno alle dita del ragazzo con lo sguardo perso in chissà quale pensiero. La pizza volava in su, scendeva giù… si allargava….si allargava…. per un momento scomparve dietro la schiena, dove l’attese l’altra mano che la aiutò a risalire di nuovo, e ad estendersi ulteriormente. Un po’ di farina finiva sul suo volto, ma il bianco gli donava. Questo siamo noi…. Cadiamo, risaliamo, spicchiamo i volo, ruotiamo; a volte diveniamo più sensibili, a volte più rigidi e altre ancora intorno a noi si apre un vuoto […]

  

Gli stivaletti gialli

Uno dei più bei regali ricevuti durante l’infanzia sono stati un paio di stivaletti di un delizioso color giallo canarino. Dono di mio nonno paterno, che a quei tempi vedevo raramente; ma quel poco che lo vidi, mi permetterà di ricordarlo a lungo per il buongusto e la raffinatezza. Li aveva scelti perché mi riparassero dalla pioggia e perché potessi dare libero sfogo al mio vanto, affinché protezione e orgoglio potessero camminare felicemente a braccetto. Ricordo di essermene infatuata al punto da tenerli sul davanzale della finestra, per non perderli mai di vista. C’era solo un “piccolo” inconveniente: gli stivaletti […]

  

Il blog di Arlinda Causholli © 2024
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