Ecco il manifesto realizzato da Microsoft e Fondazione Mondo Digitale, in collaborazione con la  Polizia Postale per il Safer Internet day. Hanno chiesto alle scuole di lavorare insieme alla stesura del “Youth Manifesto for a Safer Internet” per promuovere l’uso responsabile della rete da parte di tutti. Da nord a sud gli studenti di 21 scuole di tutte le regioni hanno individuato 14 punti fondamentali, dal cyber bullismo allo stalking, per rendere il web un luogo sicuro per i nuovi cittadini digitali. Da leggere. Stampare e applicare

 

 

Un adolescente su 4 è sempre on line. E per sempre si intende che vive col cellulare in mano. Quasi fosse ormai un prolungamento del braccio.
 Il 17 per cento addirittura dichiara di non riuscire a staccarsi da smartphone  e simili. Dipendenti, in una parola.
Un ragazzo su 5  confessa di essere a rischio vamping: ovvero si sveglia nel bel mezzo della notte per controllare i messaggi sul cellulare.
Ovviamente quasi 4 su 5 (il 78%) chattano continuamente su WhatsApp.

Sono alcuni dei dati emersi dall’ultima indagine di Telefono Azzurro realizzata in occasione del Safer Internet Day 2016, la giornata mondiale indetta per il 9 febbraio dall’Unione Europea e dedicata alla sicurezza dei minori in rete.

 

La fotografia? Adolescenti perennemente connessi comunicano tramite chat con i genitori che, spesso iperconnessi pure loro, non sono consapevoli dei rischi che corrono i figli in rete. Click. Altro scatto? 4 ragazzi su 5 frequentano siti porno, 3 genitori su 4 non conoscono il sexting. Un genitore su 10 non ha mai sentito parlare di cyberbullismo.

La ricerca si basa sulle risposte di 600 ragazzi dai 12 ai 18 anni e di altrettanti genitori dai 25 ai 64 anni.

Ecco la sintesi, in cifre.

Troppo presto. uno su 2 (il 48%) dice di essersi iscritto a Facebook prima dei 13 anni, età minima consentita per poterlo fare. Il 71% ha ricevuto uno smartphone intorno agli 11 anni, prima delle chiavi di casa che arrivano a 12 anni.

Genitori. Se i ragazzi manifestano una dipendenza evidente, non sono da meno mamme e papà. Quattro intervistati su 5 dichiarano di usare i social per comunicare quotidianamente con i propri figli: 68% WhatsApp, 18% altre chat. Un genitore su 4 (22%) di soffrire di vamping.

Sessualità. Quattro ragazzi  su 5 (73%) dichiarano di frequentare costantemente siti pornografici e il 28% di loro teme di diventarne dipendente, mentre 1 su 10 (11%) conosce qualcuno che ha fatto sexting:ovvero,  invio di messaggi sessualmente espliciti o immagini inerenti al sesso.

Cyberbullismo.  Più di 1 su 10 (12%) dichiara di essere stato vittima di cyberbullismo, il 32% ha paura di subirlo, mentre il 30% teme il contrario: postare qualcosa che offenda qualcuno senza accorgersene.

Acquisti online. Altro dato sorprendente della ricerca riguarda l’uso del denaro che gli adolescenti fanno sulla rete. Un intervistato su 10 confessa di aver proceduto a un acquisto senza accorgersene, ma quello che salta all’occhio è che più di 2 su 3 (38%) compra regolarmente con carta dei genitori (63%) o con propria (22%).

Per questo motivo SOS Il Telefono Azzurro Onlus ha deciso di fare proprio lo slogan del Safer Internet Day 2016 “Play your part for a better internet” chiedendo a ogni attore in campo di fare la propria parte per rendere Internet un posto più sicuro per i ragazzi.

Per le aziende, in particolare quelle operanti nel settore tecnologico, è stata formulata la Carta di Milano (la leggete cliccando sopra) attraverso la quale si richiede di contribuire alla ricerca e all’individuazione del giusto equilibrio tra libertà di impresa e diritti di tutti i cittadini, in primis minorenni.

Per tutti gli utenti è stata lanciata Diventa un Digital Supporter #TAdigitalsupporter, una campagna che mira a costituire una rete di volontari digitali pronti a diffondere attraverso i social informazioni e materiali sul tema dell’Internet sicuro e segnalare potenziali pericoli sul sito doitbetter.azzurro.it.

Gli appuntamenti  per il 9 febbraio

Giunta alla sua XIII edizione, il Safer Internet Day 2016 si celebrerà, in contemporanea, in oltre 100 nazioni di tutto il mondo con lo sloga “Play your part for a better Internet!”. In Italia il #Sid2016 si sdoppierà con un evento al Teatro Palladium di Roma e uno al Piccolo Teatro Strehler di Milano ed a lanciare la campagna sarà il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini. Con la campagna ‘Una vita da social’, la Polizia di Stato porterà in 100 capoluoghi di provincia un workshop sul tema del cyberbullismo, con incontri organizzati nelle scuole di ogni ordine e grado per incontrare oltre 60.000 studenti. Il ministro Giannini al Teatro Palladium lancerà la campagna del Miur con la proiezione in anteprima di uno spot contro il cyberbullismo.

 

Internet: tra opportunità e rischi. Si gioca in questo delicato equilibrio l’uso consapevole della rete specie da parte degli adolescenti, età in cui è più forte il bisogno a ignorare limiti e regole. E’ indubbio che la rete sia una grande occasione: di conoscenza, socializzazione,  sviluppo. A questo proposito cliccando qui trovate il programma “Giovani e media” realizzato in Svizzera. Dove è spiegato in modo elveticamente chiaro e semplice come cercare di fare pendere la bilancia verso le opportunità riducendo al massimo i rischi. Di sicuro quello che serve sono adulti più consapevoli. E quindi più informati. Tenendo bene a mente  che nell’utilizzo dei media le persone di riferimento – ovvero genitori e insegnanti – fungono da modello per i bambini e i giovani. Verificate quindi le vostre abitudini mediali.

“Le nuove tecnologie e Internet oggi permeano la vita dei ragazzi e delle famiglie influenzando non solo i processi di costruzione d’identità e socializzazione, ma incidendo anche su riti e gesti della quotidianità e sui contenuti delle conversazioni familiari – dichiara il Professore Ernesto Caffo, fondatore e Presidente di SOS Il Telefono Azzurro Onlus – La rete sta cambiando gli stili educativi e presenta una serie di rischi per i più giovani che vanno dalla pornografia al cyberbullismo, dall’utilizzo dei dati forniti per fini commerciali all’adescamento online”.

Per saperne di più…

Cliccando qui trovate una dettagliata brochure anche stampabile realizzata dalla polizia di stato. Si intitola il “Web per amico” ed è un vero e proprio manuale ad uso dei genitori per il Web.

Di seguito invece ecco i   consigli per i genitori realizzati dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni che ha partecipato alla stesura del Codice di autoregolamentazione “Internet e Minori”, in collaborazione con il Ministero delle Comunicazioni, dell’Innovazione e le Tecnologie e le Associazioni degli Internet Service Providers. ll Codice nasce per aiutare adulti, minori e famiglie nell’uso corretto e consapevole di Internet, fornendo consigli e suggerimenti.

Consigli per i genitori
1 – Insegnate ai bambini più piccoli l’importanza di non rivelare in Rete la loro identità. Spiegategli che è importante per la loro sicurezza e per quella di tutta la famiglia non fornire dati personali (nome, cognome, età, indirizzo, numero di telefono, nome e orari della scuola, nome degli amici).

2 – Spiegate ai vostri figli come navigare sicuri anche se sapete che vostro figlio non sembra interessato a Internet. A scuola, a casa dell’amico del cuore, in un internet cafè potrebbe comunque avere voglia di navigare sulla Rete ed è bene che sia al corrente di quali semplici e importanti regole deve seguire per essere sicuro e protetto mentre si diverte.

3 – Controllate i più piccoli affiancandoli nella navigazione in modo da capire quali sono i loro interessi e dando consigli sui siti da evitare e su quelli da visitare.

4 – Collocate il computer in una stanza centrale della casa piuttosto che nella camera dei ragazzi. Vi consentirà di dare anche solo una fugace occhiata ai siti visitati senza che vostro figlio si senta “sotto controllo”.

5 – Impostate la “cronologia” in modo che mantenga traccia per qualche giorno dei siti visitati. Controllate periodicamente il contenuto dell´hard disk del computer.

6 – Insegnate ai vostri figli preadolescenti e adolescenti a non accettare mai di incontrarsi personalmente, magari di nascosto, con chi hanno conosciuto in Rete. Spiegate come un computer collegato a Internet sia per alcune persone male intenzionate il modo migliore per nascondere propositi criminali dietro bugie e false identità, a volte molto attraenti.

7 – Leggete le e-mail con i bambini più piccoli controllando ogni allegato al messaggio. Se non conoscete il mittente non aprite l´e-mail, nè eventuali allegati: possono contenere virus, troiani o spyware in grado di alterare il funzionamento del vostro computer. Date le stesse indicazioni ai ragazzi più grandi.

8 – Tenete aggiornato un buon antivirus e un firewall che proteggano continuamente il vostro pc e chi lo utilizza.

9 – Dite ai bambini di non rispondere quando ricevono messaggi di posta elettronica di tipo volgare, offensivo e, allo stesso tempo, invitarli a non usare un linguaggio scurrile o inappropriato e a comportarsi correttamente in rete.

10 – Spiegate ai bambini che può essere pericoloso compilare moduli on line e dite loro di farlo solo dopo avervi consultato.

11 – Cercate di stare vicino ai bambini quando creano profili legati ad un nickname per usare programmi di chat.

12- Non lasciate troppe ore i bambini e i ragazzi da soli in Rete. Stabilite quanto tempo possono passare navigando su Internet: limitare il tempo che possono trascorrere on-line significa limitare di fatto l´esposizione ai rischi della Rete.

13- Usate software “filtri” con un elenco predefinito di siti da evitare. É opportuno però verificare periodicamente che funzionino in modo corretto e tenere segreta la parola chiave

14 – Stabilite quanto tempo possono passare navigando su Internet.

15 – La migliore garanzia di tutela per i minori, in generale, è non lasciarli soli in un ambiente popolato da adulti come la Rete.

Ecco anche i consigli su come equipaggiare il proprio computer e usarlo in sicurezza

– Garantitevi una preparazione informatica quantomeno analoga a quella dei vostri figli per rispondere alle loro domande e predisporre le opportune misure di protezione del computer.
– Fate regolari backup dei dati più importanti.
– Collocate il computer in una stanza centrale della casa piuttosto che nella camera dei ragazzi. Vi consentirà di dare anche solo una fugace occhiata ai siti visitati senza che vostro figlio si senta “sotto controllo”.
– Installate un buon antivirus. Aggiornate e scaricate le nuove versioni dei programmi per rendere permanente la protezione del computer.
– Usate un firewall come “gatekeeper” tra il vostro computer e Internet.
– I Firewall sono essenziali per chi ha una connessione ADSL o via cavo, ma sono preziosi anche per chi utilizza la connessione telefonica.
– Impostate la “cronologia” di navigazione in modo che mantenga traccia per qualche giorno dei siti visitati da vostro figlio.
– Controllare periodicamente il contenuto dell’hard disk del computer.
– Usare software “filtri” con un elenco predefinito di siti da evitare.
– Verificate periodicamente che funzionino in modo corretto e tenete segreta la parola chiave.
– Leggere le e-mail con i bambini più piccoli controllando ogni allegato al messaggio. Se non conoscete il mittente non aprite l’e-mail, né eventuali allegati: possono contenere virus o spyware in grado di alterare il funzionamento del computer. Date le stesse indicazioni ai ragazzi più grandi.
– Non tenete il computer allacciato alla Rete quando non lo usate: È consigliato piuttosto disconnettere il computer, se necessario, anche fisicamente.
– Non aprite gli allegati delle e-mail provenienti da sconosciuti e verificate prima il nome dei mittenti e l’oggetto.
– Siate sospettosi anche di allegati inaspettati ricevuti da chi conoscete perché possono essere spediti da una macchina infettata senza che l’utilizzatore ne sia a conoscenza.
– Scaricate regolarmente le “security patches” (modifiche per incrementare la sicurezza dei software) dal vostro fornitore di software.

I comportamenti allarme
– Potrebbe essere tutt’altra l’origine del turbamento di vostro figlio, alcuni comportamenti non vanno sempre ascritti a situazioni di abuso o molestie,
soprattutto se sta attraversando un momento evolutivo particolare (preadolescenza, adolescenza, separazioni o cambiamenti familiari). Tuttavia, se questi comportamenti riguardano l’uso del computer o del telefonino, vale la pena cercare di comprendere cosa sta realmente accadendo.
Ecco i casi in cui prestare attenzione:

– se tuo figlio modifica improvvisamente l’uso del telefonino o del computer e passa molto tempo a scrivere sms, a effettuare o ricevere chiamate, anche in tarda serata, e rimane connesso per molte ore al PC; quando si allontana e si apparta ogni volta che riceve o effettua una chiamata con il telefonino o si connette a Internet;

– se mostra ansia o rifiuta categoricamente di farti vedere il suo telefonino o lo schermo del computer mentre naviga o è connesso;
– se consuma molto velocemente il credito telefonico e non ti dà spiegazioni circa i suoi consumi;
– se mostra ansia e preoccupazione quando squilla il telefonino o mentre è connesso senza spiegarne spontaneamente il perché;
quando modifica i ritmi sonno-veglia (dorme troppo, dorme poco, ha incubi) o il comportamento alimentare e il rendimento scolastico.

(fonte Polizia postale e delle comunicazione qui il link)

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