Cronaca semiseria di un orale

«Venga vanti il prossimo candidato! O concorrente che dir si voglia…»

Silenzio. È il silenzio delle grandi occasioni.
Nell’aula si suda, tra caldo e suspense e ormoni.

Il candidato avanza.
Ha i pantaloni lunghi e la camicia, come da indicazioni della regia. Stringe Seneca e Leopardi. Forse li ripassa o ci si aggrappa. Sicuramente prega.

Cuciti addosso ha gli sguardi degli altri concorrenti in gara. Si sono preparati per mesi. Che dico… per anni per questo. Cioè veramente no, non è proprio così. Le regole di come si sarebbe svolto questo quiz ops! scusate colloquio, le hanno sapute da poco, un mesetto o giù di lì.

Ma non importa dai… ingenui! Non sapevate che maturità significa anche improvvisazione?

«Buongiorno» accoglie la commissione. «Lei sa che ci sono 20 punti da aggiudicarsi in 45 minuti di tempo. È pronto?»
«Beh… credo di sì» balbetta il candidato con la bocca asciutta di saliva.
Il commissario/presentatore mostra 3 buste.
«Cominciamo col Rischiatutto. (Risatina) Eh eh lei è troppo giovane per ricordarselo… vabbè vabbè…
Busta numero 1, busta numero 2 o busta numero 3?»
«Scelgo la… 3»
«Notaio scriva: il candidato ha scelto la busta numero 3!»

Rullo di tamburi (nella testa del candidato).
Silenzio. Poi lo strappo della busta sigillata. Il candidato/concorrente estrae un foglio.
C’è la frase di un filosofo. Quale non c’è scritto (per correttezza di info: nella 2 c’era un quadro senza l’autore e nella 1 una formula di matematica).

«La riconosce? Ha capito chi è?» sorride il commissario.
Sudori freddi…
«Indossi le cuffie e cominciamo. Via col tempo!»
Il candidato concorrente prende carta e penna. Ha qualche secondo per «Indovina chi» e «Associazione di idee».
Flash dalla sua testa: «…per il marinaio che non sa da che parte navigare non esistono venti favorevoli». Ca*** (ndr. non sta per Carneade come si deduce anche dal numero degli asterisco…) ma chi era costui?
«… tempo scaduto» tuona il commissario.
«E ora mi raccomando non scambi il gioco “Associazione di idee” con il “Saltainmente” . Questo esame non è un Saltainemente!».

Il candidato si muove agevolmente da Seneca a matematica, mentre in sala qualcuno applaude: «Ma come gli sarà mai venuto in mente questo collegamento?».
Attraversa lo scibile con disinvoltura. Tocca fisica e inglese passa pure per la ginnastica poi ritorna al Via! prende 20 euro e salta al latino senza finire in prigione. Fantastico. Tempo scaduto. 20 punti. Il massimo dei voti.

Peccato che sia arrivato all’esame con quotazione 39 invece di 40 (il massimo dei crediti attribuiti per l’ammissione).

Per quel punticino, quel misero punticino («ma dove me lo sarò giocato?» si chiede il candidato) non potrà avere 100 (a meno che non riesca a strappare il bonus da 5 punti).

Ma in fondo, a chi importa?

 

Nota a margine e legenda.

La nuova maturità, quest’anno al suo debutto, all’orale prevede un colloquio di 45 minuti circa così suddivisi:

  • 25 minuti, i primi. Si parte con la scelta fra tre buste contenenti uno «spunto» (un quadro, un pensiero, una formula, un articolo di giornale) su un argomento trattato specificatamente in classe e contenuto nel documento del 15 maggio redatto dal consiglio di classe con il programma effettivamente svolto.
  •  domande su cittadinanza e Costituzione, materia che è stata introdotta questo stesso anno come obbligatoria nelle scuole. Cioè: tra chi fa l’esame adesso c’è chi non ha mai nemmeno letto un articolo della nostra Carta per dire…
  •  chiacchierata sulla famigerata alternanza, quelle 200 ore di esperienza lavorativa (stiamo parlando di neanche una trentina di giorni spalmati in tre anni cioè 10 giorni all’anno) che hanno scatenato proteste a non finire ora diventate 90 sempre in tre anni…
  •  discussione sulle prove scritteIl punteggio della maturità (60 minimo, 100 il massimo) si ottiene sulla base dei punti dati dal percorso scolastico: il massimo è 40.
    A questi vanno sommati i punti dati delle 2 prove scritte: 20 il massimo per ciascuna.
    Per finire i 20 punti dell’orale.

Conclusioni

Abbiamo un po’ esagerato e anche scherzato ma è tutto verosimile. Forse tra qualche anno sarà una gran figata… (finalmente ragionare invece che ruminare concetti) ma sperimentare in corsa sui ragazzi dell’ultimo anno più che un gioco di società è sembrato d’azzardo.

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