Care lettrici e lettori,

con la confusione che agita il Medio Oriente e il freddo nebbioso che aumenta ho pensato essere utile per le mie ossa e per ottenere informazioni di prima mano tornare a Gerusalemme per cercare di comprendere da quell’osservatorio – troppo pieno di storia e troppo privo di spazio – quello che succede in una parte del mondo più soggetta alla pazzia di altre. Da lì continuerò a scrivere.

Coi miei auguri per l’anno che sta per incominciare e il mio ringraziameto per le vostre osservazioni indispensabili.