Per cancellare la morte sembra che ci siano nella società occidentale due modi. Il primo e di numerizzare il decesso, specie se si tratta di vittime di qualche avvenimento o processo distruttivo. Sei milioni di ebrei sterminati – poco importa il modo – una volta trasformati in cifre perdono la loro personalità, i loro sentimenti anche se ci sono scrittori testimoni – come Primo Levi o Elie Wiesel – che riescono ad impregnare le pagine dei loro libri del macabre, eroico, umano “sudore” della fame, della vergogna, del terrore che hanno provato, degli inimmaginabili atti di fede, coraggio, umanità a […]