Sono stati in molti a tirare un sospiro di sollievo quando hanno visto l’aereo di Papa Francesco innalzarsi  dall’aeroporto Ben Gurion alla volta di Roma, lasciandosi dietro la matassa dei complicati rapporti in Terra Santa non certo cambiati ma forse un po’ più allentati di prima. A respirare con sollievo sono stati i quasi 20 mila agenti di polizia, gli operatori dei radar dell’esercito, gli uomini e e le donne dei servizi di sicurezza, i diplomatici, e i burocrati civili e religiosi, ebrei, cristiani e musulmani che hanno trepidato per 72 ore per la possibilità di qualche incidente che avrebbe […]