Non ci penso neanche a sotterrare in giardino la spilla del fascio che un anziano reduce di guerra mi donò con tanto amore prima di morire. Non consegnerò MAI all’orafo, per farlo fondere, il grande fascio littorio in argento regalatomi da un amico. Non getterò MAI il busto, la maglietta, la penna, l’accendino, il portachiavi, il calendario e l’orologio con i simboli del ventennio. Non strapperò la copia autografata di “Parlo con Bruno”, il libro che il Duce dedicò all’eroico figlio morto in azione. Sono oggetti di una collezione che non offende nessuno e non esalta nessuno. Segni di un […]