La Calabria piace solo se è ‘ndranghetista

Vola alto, la Calabria. Addirittura in elicottero. E che elicottero! Quello nero, firmato Casamonica. O giù di lì. E’ stato lo stesso pilota, infatti, a spargere petali di rosa sul feretro del boss degli zingari romani e a far atterrare sul sagrato della chiesa di Nicotera lo sposo in odore di ‘ndrangheta e non autorizzato a raggiungere la sposa per via aerea. Fatto gravissimo, sicuramente, per altro già capitato dalle Alpi fino a Lampedusa, ma esageratamente gonfiato a danno di altri fatti di cronaca ben più gravi di una bravata da bullo di paese. Il guaio è che la Calabria […]

  

Su Rai1 un poker di crociati contro la ‘ndrangheta

Viviana Balletta, Antonino De Masi, Gaetano Saffioti, Antonino Bartuccio. Un poker di tenaci combattenti dei giorni nostri. Esempi di legalità e onestà nei confronti della Nazione e delle sue Leggi. In prima serata, sulla rete ammiraglia della Rai, quattro buoni calabresi che rappresentano il popolo del meglio di una regione che non vuole piegarsi al malaffare. Testimoni di una presenza attiva e temeraria nella lotta a quella ‘ndrangheta che di calabrese mantiene il nome, ma che sembra comandare non solo nelle sue contrade, ma anche e soprattutto tra le “carte dei ministeri”, gli appalti pubblici, gli sporchi intrallazzi mondiali che […]

  

Klaus Davi, inutile provocatore

Il prezzemolino Klaus Davi ha finalmente ottenuto ciò che voleva: essere aggredito dai parenti di un boss della ‘ndrangheta. E così il massmediologo di origini elvetiche ha realizzato il proprio sogno: diventare un giornalista eroe. Uno di quelli duri, coraggiosi, pronti a tutto pur di raccontare. Magari sotto scorta. Fa sempre comodo avere uno chauffeur personale. Nel giro di poche settimane, Klaus Davi, si è meritato l’appellativo di vittima. Si, è lui il nuovo martire della ‘ndrangheta. Ora possiamo anche inserirlo nel triste e lungo elenco dei giornalisti minacciati.   Per pochi (fortunatamente) da oggi potrebbe diventare un simbolo della […]

  

Fine della prima repubblica ‘ndranghetista

E venne il giorno della fine della “prima repubblica della ‘ndrangheta”. L’arresto di Ernesto Fazzalari da parte degli eroici carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria posa la pietra tombale sulla ‘ndrangheta alla vecchia maniera. Da oggi in poi lo Stato dovrà occuparsi di quella nuova forma di criminalità organizzata laureata, massona e seduta in parlamento. Tutta incarnata in un’unica persona. La Piana di Gioia Tauro si è meritata, con dolore e mortificazione, la prima pagina di tutta la stampa nazionale ed internazionale: tra Brexit e scaramucce turco-papali, il clamoroso arresto del secondo latitante più pericoloso d’Europa si è fatto […]

  

La ‘ndrangheta governa la Calabria!

La ‘ndrangheta è un male incurabile. Come il peggiore dei tumori. Soffoca, stritola e divora. Padrona assoluta e incontrastata del territorio. La sua forza è il silenzio, la paura. L’omertà. Tacendo si diventa complici di animali senza catene. Di bestie inferocite di se stesse, pronte a tutto pur di conquistare territorio. E impaurito consenso. Come cani randagi pisciano ovunque per marcare, fissare, limiti infiniti sulla terra che calpestano. “Qui è tutto mio! Tutto mio!!” A confermarlo durante un convegno a Roma, il procuratore capo di Reggio Calabria, Federico Cafiero De Raho che ha detto: “la Calabria continua ad essere governata […]

  

Parchi nazionali minacciati dalla mafia

Nessuna tregua per gli onesti. La mafia colpisce ancora, con la stessa determinazione di un tempo. Con le lupare bianche, si fa per dire, ancora roventi dopo l’ultimo atto intimidatorio o, peggio ancora, dopo l’ultima di tante scomparse “inspiegabili”. Quelli non perdonano, non dimenticano! Gli sgarbi, che si tramandano di padre in figlio, si pagano a duro prezzo. Con il sangue, quasi sempre innocente. Anche dopo anni, secoli. Non importa quando o dove: a quelli interessa fare solo “giustizia”. La loro. Sono centinaia le persone sotto scorta, in costante pericolo di vita.  Alcuni, aggiungerei. Perché altri, invece, vivono come dei […]

  

La bufala locrese dop

Ma quale ‘ndrangheta?! Le minacce mafiose allo Sporting Locri erano tutte una bufala. Solo una volgare messa in scena. Forse, la peggiore. Noi lo abbiamo detto subito! Oggi, lo conferma anche Luigi D’Alessio, Procuratore capo della Repubblica di Locri: “se minacce ci sono state, non sono certo riconducibili alla criminalità organizzata.” “Tutta una montatura” aggiunge. Una stupida presa per i fondelli a danno di tutti: popolo, stampa, politica, antimafia organizzata, magistratura, forze dell’ordine, associazionismo, curia. Ma da parte di chi? Di Ferdinando Armeni, ex presidente della squadra di calcio a 5? O di una squadra rivale? Di un mitomane? O, […]

  

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