La burocrazia è un volto gelido e immobile. Algidi robot che si trincerano dietro la formula dell'”atto dovuto”. Cinici guardoni che non guardano il caso particolare. Casi inumani. Che non smettono di accadere e che non smettono di essere raccontati. L’Inps che chiede un risarcimento a due orfane di femminicidio e il Fisco che contesta e chiede conto a una contribuente della spesa per una parrucca da 300 euro acquistata dopo la chemioterapia sono due casi emblematici dell’insensibilità di uno Stato che pugnala alle spalle.

Ogni nuovo direttore che arriva ripete sempre la stessa solfa: bisogna recuperare il dialogo coi cittadini, dobbiamo semplificare e rendere più “buono” il Fisco, eppure la spietata malaburocrazia colpisce sempre.

agenzia entrateNel 2016 una madre a cui avevano ucciso il figlio si vide recapitare una cartella per l’imposta di registro relativa proprio alla sentenza di condanna nei confronti del killer del figlio. Nello stesso anno, per una cartella non pagata, Equitalia pignorò l’auto di una signora, solo che quell’auto veniva usata per la figlia disabile. Il Fisco amico dove sta? Nell’ottobre 2014 il neo capo dell’ente di riscossione, Vincenzo Busa, dichiarava: “Prima ancora di riscuotere è necessario assistere il contribuente, stare al suo fianco nel momento in cui si rivolge ai nostri uffici e guadagnare così la sua fiducia. Il servizio che il nostro personale svolge quotidianamente dovrà continuare ad essere efficiente ma allo stesso tempo umano: ogni accorgimento, lecito e possibile, dovrà essere usato per potenziare spirito di ascolto e capacità di relazione. Faremo questo continuando a tutelare gli interessi pubblici ma abbandonando logiche e metodi tipici del vecchio sistema delle esattorie”.

La stessa solfa: si annunciano rivoluzioni umane che poi si scontrano con la realtà. Con cartelle esattoriale che arrivano perché un contribuente non ha pagato alcuni centesimi, ripeto centesimi. Nel febbraio 2018 l’allora direttore generale dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini disse: “Dobbiamo fare pace con gran parte dei cittadini che percepiscono il sistema come troppo oppressivo”. La percezione oggi credo non sia cambiata per niente. E casi come quello di oggi non fanno altro che aumentare questa percezione. Con buona pace delle dichiarazioni roboanti e delle promesse rivoluzionarie.

 

Sei stata vittima del Fisco? Hai una storia di malaburocrazia da raccontare? Hai avuto problemi con la giustizia, con lo Stato o con qualche istituzione? Scrivimi.  

 

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