Equitalia a caccia di centesimi

Ci risiamo. Che senso ha parlare di fisco amico se poi siamo costretti a raccontare casi del genere? Mi riferisco alla cartella che Equitalia ha spedito a un contribuente residente all’estero per un debito non saldato sulla tassa dei rifiuti (qui l’articolo che ho scritto ieri). Dodici pagine di notifica per un importo di 0,12 centesimi. Sì, avete capito bene: 0,12 centesimi. Che, insieme ai 5,88 euro di spese di notifica, fanno 6 euro tondi tondi. Il contribuente, onesto, ha pagato. Ma resta l’anomalia di un sistema di riscossione che rasenta il ridicolo. Di casi simili se ne trovano a […]

  

Occhio agli assegni (e alle multe del Tesoro)

Fate attenzione a quando ricevete un assegno. E badate bene che rechi la dicitura “Non trasferibile“. Sì, è vero: ormai tutte le banche emettono solo assegni non trasferibili, ma vi potrebbe accadere quello che è successo a Paolo Federici, imprenditore nel settore della logistica. Lui lo ha raccontato nel suo blog, ma trovo utile riportarlo anche qui per evidenziare come ogni cavillo sia buono pur di racimolare soldi dai contribuenti. Succede che il protagonista di questa storia riceve un assegno intestato alla sua società, lo gira alla sua banca e incassa il denaro. Fin qui nulla di strano. Ma, come […]

  

I burocrati del Fisco sono dei robot

Hai voglia a parlare di Fisco amico, di sportello aperto al cittadino e di chiarezza comunicazionale. La verità è che per interfacciarsi con il personale dell’Agenzia delle Entrate (ma badate bene che lo stesso discorso potrebbe valere anche per altri settori di quel contorto e immenso ginepraio dell’Amministrazione pubblica) servirebbe un traduttore o un sistema che permetta di decifrare uno dei linguaggi più complessi con cui cittadini e imprenditori si trovano a dover fare i conti tutti i giorni. Di che parlo? Del burocratese. Per capire di che si tratta, riporto qui la segnalazione di Paolo Federici, titolare di una […]

  

Dietrofront sul prelievo sui bonifici esteri

Ne avevo parlato due giorni fa qui e molti di voi mi avevano espresso le loro paure e perplessità. Adesso non preoccupatevi: la tassa-vergogna, la ritenuta del 20% sui bonifici provenienti dall’estero è stata sospesa. Il Tesoro ha fatto dietrofront dopo le polemiche scaturite e dopo essere finito nel mirino della Commissione Europea. Un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate, emanato su richiesta del Ministro dell’Economia, “sospende l’operatività della ritenuta del 20% sui redditi derivanti da investimenti esteri e dalle attività estere di natura finanziaria applicata automaticamente dagli intermediari finanziari”, si legge nella nota. Se avete già subìto l’assurdo prelievo, […]

  

La tassa-vergogna sui bonifici esteri

Siamo tutti evasori. Fino a prova contraria. E quella prova dobbiamo fornirla noi. A chi? Alle banche e agli agenti del Fisco. L’ultima tassa dell’ex governo Letta e di Saccomanni non ha un nome preciso, ma è già operativa dall’1 febbraio. Di che parlo? Della ritenuta del 20% che le banche sono obbligate ad applicare su tutti i bonifici esteri che arrivano sui conti correnti italiani. Motivo? Trattasi di reddito finanziario o presunto tale. Differenza di non poco conto, ma chissenefrega. Sarà la persona fisica, l’ente non commerciale o la società semplice a sbrogliare la matassa. Facciamo un esempio. Se […]

  

La politica prende in giro le imprese

La politica continua a prendere in giro le imprese. Di che parlo? Dei crediti verso la Pubblica Amministrazione. È successo che il Movimento 5 Stelle aveva proposto un emendamento – approvato nelle commissioni Finanze e Attività produttive – che prevedeva il blocco delle cartelle del fisco per quelle aziende che vantassero dei crediti verso la P.A. Beppe Grillo il 6 febbraio cantava vittoria sul suo blog. Poi però è successo il patatrac. Prima i paletti della Ragioneria generale dello Stato che controlla la spesa pubblica, poi quelli della Commissione Bilancio, infine la Camera che ha riscritto il testo. E quindi […]

  

Renzi, ci pensi tu all’Irap?

“Se ho dieci dipendenti e ne licenzio cinque, pagherò la metà dell’Irap rispetto a chi ha dieci dipendenti e non ne licenzia nessuno (ovviamente io faccio parte di questo secondo gruppo). Vi pare normale? Anziché aiutare le aziende che proteggono i posti di lavoro e che evitano di creare disoccupazione lo Stato che fa? Le tassa”. Paolo Federici, imprenditore nel settore della logistica e dei trasporti, attivissimo col suo blog nell’esporre le grane che attanagliano le aziende, mi esterna così la sua indignazione. Ma non è il solo. Perché se chiedi a un piccolo imprenditore cosa pensa dell’Irap, ti risponde […]

  

Nella tana del Fisco

Inauguro questo blog riportando lo sfogo di un piccolo imprenditore che ha avviato un’attività commerciale nel 2012 e che a distanza di quasi due anni ha avuto il primo (spiacevole) incontro col Fisco. Per ragioni di riservatezza, il protagonista mi ha chiesto di rimanere anonimo. Ma veniamo al punto. Il signor X rileva una lavanderia di un piccolo comune del Milanese alla cifra di circa 80mila euro (di cui 22mila di avviamento, il resto per le attrezzature). Un giorno riceve una lettera dell’Agenzia delle Entrate nella quale gli vengono fatti “letteralmente” i conti in tasca, quelli attuali, ma soprattutto quelli […]

  

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