Genny’ a Carogna non è il male assoluto. E forse neanche quello relativo. Seguitare a prendersela con lui non fa altro che alimentare il vizio tutto italiota di scagliarsi contro l’albero senza guardare (figuriamoci estirpare) la radice. Perché il marcio vero non è la sbruffonaggine con la quale il capo ultras stava a cavalcioni sulle barriere di protezione della curva, ma la tranquillità con cui ci stava. Il marcio vero non è che fosse il figlio di un camorrista né tantomeno che fosse già stato soggetto a Daspo (divieto di assistere a manifestazioni sportive), ma l’impunità e la compiacenza con […]