Sono tornato da Vienna dove ho potuto vedere  al Leopold  Museum (già casa di Egon Schiele)  una mostra sul nudo maschile (Nackte Manner – Von 1800 Bis Heute ovvero il Nudo Maschile dal 1800 ai nostri giorni) che ha provocato polemiche e censure. Cento artisti  con trecento opere di incredibile valore sul tema del nudo, dal 1800 ai giorni nostri; una rassegna esemplare che ha mostrato  come la rappresentazione del nudo in arte sia cambiata  nel corso dei decenni. Duecento anni di storia dell’arte con nomi di chiara fama, da Cèzanne a Klimt ,da Warhol a Munch, da Rossetti a Canova, da Schiele a Rubens,e ancora von Gloeden, Liebermann, Kirchner, Rodin, Mapplethorpe, Durer, Haring, Giacometti, Bruce Naumann,ecc. Nudi maschili in posa, al bagno, in interni e in esterni, provocanti, erotici, finanche immagini di pittori nudi,autoritratti, persino maschi elaborati da artiste femministe come Louise Bourgeoise. Quadri,fotografie,sculture che presentano la visione del corpo maschile attraverso i secoli  a seguito del variare del gusto,del costume,dei modelli di mascolinità e bellezza.Una vera e propria carrellata che sa di teatro sperimentale e artificiale e che ritaglia vere e proprie indagini intime sull’identità del maschio che ai tempi nostri è divenuto oggetto e addirittura sub-oggetto. In orario diurno la visita,qual’è stata la mia,non offriva spunti di polemica, ma a sera vi confesso  che folle  di centinaia di persone, austriaci, ma anche tedeschi, sloveni, russi e qualche italiano del nord,centro e sud Italia,potevano entrare nudi a visitare la mostra, accolti all’ingresso da una scultura, “Mister Big” di Ilse Heider -un giovane nudo sdraiato sul fianco-  dando subito occasione di vivaci fotoshooting. E la mostra che ha fatto parlare la stampa internazionale  è stata anche prorogata  non senza, appunto, le censure del caso che sono state applicate proprio a Vienna. Infatti i manifesti dell’esposizione firmati dal duo francese Pierre e Gilles mostravano tre calciatori di diverse etnie completamente nudi  sicchè museo e municipio di Vienna hanno dovuto pecettare di rosso le nudità dei tre atleti. Mostra per nulla frivola, con nomi di artisti di eccellenza,che ha richiamato visitatori da tutto il mondo, e che ha dato anche lezione di come si gestisce un museo, una lezione soprattutto ai musei italiani che sono in catalessi,indebitati,e soprattutto senza idee.

Carlo Franza  

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