Il nudo maschile fa ancora scandalo. Così era stato a Vienna qualche tempo fa  con “Nackte Manner”(uomini nudi) , così è oggi a Parigi alla mostra inaugurata al  Musèe d’Orsay   dal titolo “Masculin/Masculin”. Il titolo della mostra fa riferimento al celebre film di Jean Luc Godard “Masculin Feminin” del 1966.  E dire che nella storia dell’arte grandi esempi di nudo maschile si hanno con  l’Apollo del Perugino, con l’Adamo di Masaccio, con il San Giovannino di Caravaggio, con il San Sebastiano di Mattia Preti, con il David di Michelangelo, fino ai nudi della “Scuola Romana” negli anni Trenta in Italia . Niente da fare, parole grosse e polemiche a non finire  su “Le Monde” e su “Le Figaro”.  Non è bastato esporre 186 opere di grande e inestimabile fattura e storicità , come il Patroclo di David, il Torso Belvedere di Peynot, l’Età del bronzo di Rodin, il Pastore Paride di Desmairas, il Giovane seduto in riva al mare di Flandrin , l’Autoritratto di Schiele , o il presunto martire di David La Chapelle  per citarne alcuni, i critici francesi hanno ancora complessi nel vedere nella bellezza e nell’arte  sottintesi peccaminosi. Bene ha fatto Guy Cogeval presidente del Musèe d’Orsay e de l’Orangerie  nonché tra i curatori della mostra a rispondere a dovere  e ribattendo ai colpi con cifre alla mano, vale a dire sottolineando che ci sono  tra i 5000 e i 7000 visitatori al giorno. Sicuramente lo scandalo  e le critiche nascono  dal fatto che in questi giorni in Francia si sta parlando   e discutendo  del matrimonio gay,   ecco allora perchè il nudo maschile continua ancora a provocare turbamenti. Ma l’arte è un’altra cosa, e al di là di critiche e ironie, la mostra è stata invece scientificamente  e coerentemente organizzata; anzi laddove s’è detto che “è priva di qualsiasi metodo storico”, questi critici-giornalisti non sanno che spesso gli Storici dell’Arte hanno organizzato studi e proposte proprio partendo da temi forti, come la natura morta, il nudo, le battaglie, il volto, il mito, ecc. Mostra scientificamente certa invece, colta, nutrita,  intelligente, sensibile,  capace di segnare parallellismi e attualismi .  Ora non esprimere un semplice giudizio estetico e trovare imbarazzo  dinanzi alla bellezza, è segno certo di una crisi non solo della società, ma propria.

 Carlo Franza

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