Cinque sculture, anzi cinque capre in ferro battuto sono sparite, forse rubate. Luogo del delitto Oliena. Un costo totale di 48 mila euro e spiccioli. Diciamo subito che queste cinque sedicenti sculture non sono sculture, anche se taluni inesperti e provincialoidi hanno voluto farle passare per tali. Tutto è avvenuto per merito della politica. Merito o no, politici della ex giunta Cappellacci hanno sperperato soldi della comunità, ovvero soldi pubblici. Per carità signori, la scultura è un’altra cosa. E queste cinque capre extralusso non hanno neppure la parvenza dell’arte e della bellezza. Siamo in Sardegna dove la bella idea di taluni politici si è avventurata nel mondo dell’arte. Vi racconto come è nata l’idea delle capre, partendo dai protagonisti. Luigi Crisponi è stato ex assessore al Turismo della giunta Cappellacci per conto dei Riformatori. Prima della politica Crisponi è stato ex arbitro della Federazione pallavolo, già commissario del defunto Esit e albergatore di successo a Su Gologone, in quel di Oliena. Questo signor Luigi Crisponi ha voluto far felice un suo concittadino, ovvero un artigiano che tra un infisso e l’altro si diletta a lavorare il ferro(sulle pagine gialle leggo “serramenti e infissi in alluminio”). Si chiama Salvatore Sanna, ha 56 anni e armeggia con incudine e martello in via Cavalier Sanna 14, a Oliena. Non basta, perché alla passione per il ferro battuto ha affiancato quella per la politica, tanto che fino al 2010 è stato consigliere comunale. E allora questo ex assessore Luigi Crisponi ha avuto la bell’idea di marcare stretto le politiche di marketing turistico – così leggo nel documento in Regione – per attirare tanti villeggianti, mettendo in piedi la strategia di “realizzazione e fornitura a fini promozionali di numero 5 capre in ferro battuto”. E con tanti bravi scultori sardi che ci sono in continente e anche qui a Milano, ha pensato di rivolgersi a un suo amico. Ai piani alti dell’assessorato, l’artigiano barbaricino non era certo uno sconosciuto. Ha vantato infatti “ottimi rapporti con Luigi Crisponi”, dicono a Oliena, tanto che le opere dell’ex consigliere comunale adornano alcune sale di un noto albergo all’ombra del Corrasi: Su Gologone, dove Crisponi è stato direttore. E siccome quando si vanno a toccare soldi pubblici vengono fatte delle gare, di queste, qui, neppure l’ombra. Dunque, affidamento diretto. Ci viene da pensare in cambio di cosa? E infatti nelle tasche del sedicente scultore di Oliena Salvatore Sanna sono arrivati 39.500 euro (7.900 euro a capra), che con l’imposta sul valore aggiunto diventano esattamente 48.190. Pensate cosa orchestra la politica in Sardegna. Cinque capre, cinque scarabocchi, cinque latte zincate che non metteremmo neppure in un trullo campagna. E ora rubate, nascoste, sparite, staranno pascolando verso Cagliari, Nuoro o Sassari? Anche con queste 50.000 euro per arrotondamento, il debito pubblico italiano è aumentato. Un esempio classico di sperpero di denaro. Ma vi assicuro che le capre non hanno portato gran turismo in Sardegna, e Crisponi non è più assessore per grazia ricevuta.

Carlo Franza

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