Il tema dell’undicesima edizione di Artelibro: ITALIA: TERRA DI TESORI pone con chiarezza l’obiettivo di “riscoprire” le meraviglie artistiche e culturali del nostro Paese, con il preciso intento di valorizzare quanto di bello abbiamo.

E nella cornice del Festival del Libro e della Storia dell’Arte, ecco una mostra di straordinari capolavori. Si tratta dell’esposizione “La scrittura splendente. Tesori manoscritti dalle biblioteche italiane”, organizzata da Artelibro e dalla Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio di Bologna, in collaborazione con la Biblioteca Estense di Modena, con la Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze e con il supporto di Franco Cosimo Panini Editore.

La mostra si tiene presso la Sala dello Stabat Mater della Biblioteca dell’Archiginnasio fino al 25 settembre 2014, e presenta al pubblico una selezione di manoscritti straordinari per antichità, rarità di testimonianza storica e preziosità assoluta nel campo della scrittura e della miniatura libraria. Un concentrato, quindi, di valore eccezionale, che offre al pubblico la possibilità di vedere quattro pezzi di valore, che per stato di conservazione ed eccellenza sono normalmente esclusi dalla visione diretta.

Sarà possibile ammirare la Bibbia eseguita tra il 1455 e il 1461 per Borso d’Este, Duca di Ferrara, detta appunto Bibbia di Borso d’Este, “il libro più bello del mondo”, che tra i preziosi codici che la Biblioteca Estense di Modena brilla di luce propria e si segnala per la stupefacente bellezza delle sue “carte ridenti”, capolavoro assoluto della miniatura italiana del Rinascimento realizzato da grandi nomi, come Taddeo Crivelli e Franco dei Russi, che dipinsero ogni carta del manoscritto nel recto e nel verso, guardando alle nuove regole della prospettiva e creando una eccezionale galleria d’arte rinascimentale, la cui ricchezza non trova paragone in nessuna altra testimonianza artistica coeva, e dunque tesoro inestimabile.

La cosiddetta Bibbia di Marco Polo, proveniente dalla Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, realizzata in Francia nella prima metà del Duecento (1230-1240), usata per la predicazione dai missionari Francescani che nella seconda metà del XIII secolo raggiunsero la Cina, rimasta in possesso di una famiglia di un eminente personaggio di Cham Xo (i.e. Ch’ang-shu) nella provincia di Nanchino, che la conservava dai tempi della dinastia Yuan e di Marco Polo, infine donata nel corso del Seicento al Granduca Cosimo III de’ Medici.

La Vita Christi di Ludolfo di Sassonia, il più bello tra i codici conservati nella Biblioteca dell’Archiginnasio grazie alle numerosissime, splendide e delicate miniature, databili alla metà del Quattrocento, attribuite a Cristoforo Cortese anche per la costante raffigurazione di una fauna variata (aironi, pavoni conigli, faraone ecc.) quasi una sigla di questo miniatore, che decorò il codice trascritto dal copista Michele Salvatico per la biblioteca dei Gonzaga di Mantova.

Sarà inoltre possibile sfogliare virtualmente il Codex Purpureus Rossanensis (presente in versione digitale), in scrittura greca vergata in oro e in argento su pergamena dalla colorazione porpora, datato alla metà del VI secolo e probabilmente originario della Siria. L’originale è conservato al Museo Diocesano di Rossano.

Considerata la straordinarietà dell’evento, Artelibro organizzerà tre conferenze che si terranno sempre alla Sala dello Stabat Mater della Biblioteca dell’Archiginnasio, per permettere al pubblico di conoscere la storia e il valore inestimabile dei manoscritti(Programma delle conferenze: Sabato 20 settembre, ore 10.00-11.00 Nel crepuscolo del tardogotico: La Vita Christi di Ludulfo di Sassonia all’Archiginnasio Interviene: Fabrizio Lollini, Università di Bologna; Sabato 20 settembre, ore 15.00-16.00. La leggenda della Bibbia di Marco Polo Interviene: Alberto Melloni, Direttore Fondazione per le Scienze Religiose Giovanni XXIII; Domenica 21 settembre, ore 17.00-18.00 “Bibbia bela” di Borso D’Este, il capolavoro assoluto della miniatura rinascimentale. Vicende storiche ed esegesi artistica. Interviene: Ernesto Milano, già direttore della Biblioteca Estense di Modena, con breve introduzione di Paola Di Pietro, che parlerà degli emblemi della Bibbia di Borso d’Este). Le descrizioni dei codici sono affidate ad insigni studiosi: il direttore della Fondazione per le Scienze Religiose Giovanni XXIII, Alberto Melloni, il prof. Fabrizio Lollini dell’Università di Bologna e l’ex direttore della Biblioteca Estense di Modena, Ernesto Milano. Ecco perchè tale evento non va tralasciato ed è occasione unica poter vedere questi tesori d’Italia oggi finalmente in mostra.

Carlo Franza

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