E’ al Castello Sforzesco di Milano, sulla parete di ingresso della Sala delle Asse, che è riemerso dopo secoli, spolverando strati di intonaco, un paesaggio di Leonardo, capolavoro richiesto nel 1498 al geniale artista da Ludovico il Moro per decorare questo significativo spazio di rappresentanza. Questo è potuto succedere per il restauro che è stato affidato, e tuttora in corso, all’Opificio delle Pietre Dure di Firenze in quest’ala del Castello. Le architetture della sala lasciano leggere un paesaggio abbozzato e una vasta prospettiva che apre e lascia intendere la maestosità del disegno. Bellissimo riquadro scenografico, poi nel tratteggio morbido il profilo di una collina, e ancora disegni di tronchi, rami e radici che si innervano nelle fronde di gelso intrecciate sulla volta. Non c’è dubbio trattarsi di un paesaggio lombardo, ed interessante sarebbe individuarne i luoghi prescelti, così come è stato fatto per il paesaggio che si erge dietro la Gioconda. La scoperta è partita da un frammento inedito aggrappato a una delle pareti della sala, ove figuravano tracce di disegno, un profilo di albero e una radice, di un unico colore e perciò detto “monocromo. I disegni sono subito stati studiati attentamente, l’intera sala passata al setaccio con i raggi ultravioletti e infrarossi. Scavando, come si usa dire con linguaggio scientifico, eccone le scoperte, tutto materiale che risale al periodo in cui la sala è stata pensata e realizzata da Leonardo. Il disegno-paesaggio è per ora esteso a tre pareti su quattro. Ma si attende dell’altro, soprattutto quando sarà completato il restauro della sala e tutto potrà essere ammirato nella sua interezza e bellezza. Certo il restauro non sarà terminato per il primo maggio 2015 quando sarà inaugurato l’Expo, ma sarà possibile per i turisti di tutto il mondo ammirare quel che già è venuto alla luce nella Sala delle Asse, ovvero le pareti già passate dalle mani degli esperti di Firenze. Da qui partirà la messa a fuoco del genio di Leonardo, visto che l’artista sarà il protagonista di una delle mostre di peso che la città sta preparando a Palazzo Reale per l’Expo. E per ciò arriveranno dal mondo intero disegni e quadri, come Il Ritratto di Dama e Giovanni Battista e l’Annunciazione dal Louvre; il San Girolamo dal Vaticano; l’Annunciazione degli Uffizi di Firenze; e ancora dalla Galleria Nazionale di Parma; dall’Ambrosiana di Milano, ecc. Da questo paesaggio scoperto adesso, si dovrà capire quale fosse il pensiero originario di Leonardo su questa sala del Castello Sforzesco di Milano.

 Carlo Franza

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