Aleah Chapin(classe 1986) è un’artista americana che ha deciso di rompere con l’estetica imperante, la bellezza patinata, i corpi divini, la pelle vellutata. Dipinge nudi, e nudi talmente veri che Facebook li ha considerati troppo scandalosi e così, nelle scorse settimane, ha chiuso la pagina della pittrice (arrivata a quasi 10 mila like) per “violazione degli standard della comunità”. Certo censurare l’arte è cosa proprio vergognosa, e meraviglia che ancora oggi nel 2015 l’arte possa leggersi ancora come scandalo. E’ stata proprio Londra ad averla celebrata nelle scorse settimane, con una personale appena conclusa alla Flower Gallery, intitolata “Maiden, madre, child and crone” (Vergine, madre, figlia e vecchia). Dipinge ancora nella maniera classica, evita da sempre il fotoritocco cosa che fanno oggi gran parte dei pittori che ritraggono dal vero, tanto che ha vinto, già nel 2012, il “Bp Portrait award”, prestigioso premio della National portrait gallery di Londra. Nella mostra londinese, scandalosa per molti, e appena conclusa, vi erano diversi ritratti di gruppo ( It was the sound of their feet), di coppie di madri e figlie (Jumanji and Gwen) e individuali (The tempest). Opere che, nel 2015, saranno esposte alla Gusford Gallery di Los Angeles. Vere queste donne, troppo veri questi nudi, mostrano l’esistenza giornaliera dei corpi con le loro macchie, cicatrici, smagliature, vene varicose, cellulite, rughe, pelle grinzosa, i peli pubici e i capelli bianchi. Sono donne che si leggono così ogni mattina, dinanzi allo specchio prima di uscire e prima dell’ora trucco; oggi poi è pur vero che molte per non vedersi così corrono dai chirurghi plastici per rendersi più idealizzabili. Questo “new-iperrealism” può dare fastidio ma è arte. Tant’è i lavori di questa 28enne originaria di Seattle (adesso di base a New York) se li sono accaparrati collezionisti di peso nel panorama internazionale come Frank Cohen e Chris Ingram, che l’hanno inserita nella tradizione di artisti come Stanley Spencer, Lucian Freud e Jenny Saville. I suoi lavori hanno ormai quotazioni comprese tra le 15mila e le 35mila sterline. I modelli dei suoi dipinti li scopre tra le persone che conosce da anni, e digeriscono lentamente il ritratto poi realizzato. Uno dei progetti futuri di Chapin è dipingere anche figure maschili. Per ora sta lavorando con una coppia formata da marito e moglie ma, ha spiegato al Telegraph, non è semplice fare sentire a proprio agio un uomo nudo. Staremo a vedere se nella prossima mostra di Los Angeles accanto ai nudi femminili troneggeranno anche i nudi maschili.

Carlo Franza

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