Eccole le eccellenze italiane. Lo Studio Archea è tra i cinque finalisti del Premio Mies van der Rohe con il progetto della Cantina Antinori (le foto qui sono  di Pietro Savorelli), il più alto riconoscimento nel campo dell’architettura europea, assegnato ogni due anni a opere realizzate nel biennio precedente. L’annuncio ieri a Londra. Dal 2001 premio di architettura ufficiale dell’Unione Europea, il Mies Arch ha quest’anno un’unica opera italiana in finale, con la Cantina Antinori di San Casciano Val di Pesa, aperta al pubblico nel 2013. Un grande riconoscimento, se si considera che tra i vincitori delle precedenti edizioni figurano il Neues Museum a Berlino di David Chipperfield Architects, la Norwegian National Opera & Ballet a Oslo di SNØHETTA, la Netherlands Embassy Berlin di OMA, il Kursaal Centre a San Sebastian di Rafael Moneo, il Car Park and Terminus Hoenheim North a Strasburgo di Zaha Hadid Architects, la Kunsthaus Bregenz di Peter Zumthor, la Bibliothèque nationale de France a Parigi di Dominique Perrault, lo Stansted Airport a London di Foster + Partners e il Banco Borges e Irmão a Vila do Conde di Álvaro Siza Vieira. In palio ci sono 60mila euro per il vincitore assoluto e 20mila euro per l’architetto emergente che si aggiudica una menzione speciale. Le altre architetture finaliste sono il Ravensburg Art Museum di Lederer Ragnarsdóttir Oei, in Germania, il Danish Maritime Museum di BIG – Bjarke Ingels Group, a Helsingør, la Philarmonic Hall di Szczecin, in Polonia, di Barozzi / Veiga, e lo Saw Swee Hock Student Centre, LSE, a Londra, degli irlandesi O’Donnell + Tuomey. La prestigiosa giuria internazionale visiterà le singole opere nel corso dei prossimi mesi. La premiazione è fissata per l’8 maggio, pochi giorni dopo l’inizio di Expo, al Mies van der Rohe Pavillion di Barcellona.

CANTINA ANTINORI-San Casciano Val di Pesa, Italia, 2004-2013. L’area di intervento si inserisce nello straordinario contesto vinicolo-collinare del Chianti, a metà strada tra Firenze e Siena. Una committenza colta e illuminata ha richiesto ad Archea Associati, attraverso l’architettura, la valorizzazione del paesaggio e del territorio circostante quale espressione della valenza culturale e sociale dei luoghi di produzione del vino. Il programma funzionale è pertanto totalmente integrato all’interno di un percorso progettuale incentrato sulla sperimentazione geo-morfologica di un manufatto industriale concepito come l’espressione più autentica di una voluta simbiosi tra cultura antropica, l’opera dell’uomo, il suo ambiente di lavoro e l’ambiente naturale.

ARCHEA

Fondato a Firenze nel 1988 da Laura Andreini, Marco Casamonti e Giovanni Polazzi, Archea è un network di oltre 80 architetti, operativi in sei differenti città – Milano, Roma, Pechino, Dubai, San Paolo, oltre la sede originaria di Firenze. Nel 1999, ai fondatori si è associata Silvia Fabi, coordinatrice delle attività di progettazione dello studio. Gli interessi e le attività di ricerca di Archea Associati muovono dal paesaggio alla città, dall’edificio al design e, pur essendo incentrati sull’architettura, i progetti spaziano dalla grafica all’editoria – con la direzione e redazione della rivista internazionale di Architettura Area, edita dal gruppo Tecniche Nuove – dalle mostre alla ricerca applicata. La complementarità tra le diverse attività incentrate sulla composizione in relazione alle varie scale del progetto aprono una costante riflessione critica sui temi della costruzione dell’architettura. Oltre alla ricerca in ambito progettuale ogni associato dello studio svolge una parallela attività nelle Facoltà di Architettura di Firenze e Genova, dove l’architetto Marco Casamonti è Professore Ordinario della cattedra di Progettazione Architettonica e Urbana. Lo studio, nel corso degli anni, è stato invitato a importanti concorsi in Italia e all’estero risultando vincitore, tra gli altri, del concorso per l’Edificio Uffici Pirelli ex Ansaldo a Milano, del concorso per il Museo Archeologico sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria e del concorso ad inviti per la realizzazione di una torre multifunzionale nel centro di Tirana, attualmente in fase di costruzione. Molti i riconoscimenti internazionali e la partecipazione, attraverso le opere costruite, a più rassegne della Biennale di Architettura di Venezia. Tra i progetti più significativi sia in ambito pubblico che privato: la Biblioteca comunale di Nembro, la trasformazione dell’ex Magazzino Vini del porto di Trieste, il Centro Diurno Disabili di Seregno, la nuova Cantina, Antinori a San Casciano Val di Pesa, l’UBPA B3-2 Pavilion al World Expo 2010, il Green Energy Laboratory per la Jiao Tong University di Shanghai, l’International Expo Grape a Yanqing (Beijing) e, attualmente in fase di completamento, un edificio residenziale a Lugano in Svizzera, il Museo della Ceramica a Li Ling (Hunan) in Cina.

Carlo Franza

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