a(269)                                                                                                 Era il museo preferito di Jacqueline Onassis Kennedy, tanto che nel 1960 la illustrissima First Lady si oppose alla sua demolizione, e lo salvò da un destino a cui spesso sembrano condannati molti edifici storici americani. Perché quello che rappresenta la “Renwick Gallery”, spazio per le arti decorative e l’artigianato all’interno del complesso degli Smithsonian di Washington, è una storia d’altri tempi. Costruito nel 1859 di fronte alla Casa Bianca, il Renwick è il primo edificio americano progettato specificamente per mettere in mostra l’arte. I lavori sono durati 2 anni, e costati 30 milioni di dollari, ma come ogni museo che si rispetti anche Renwick non si adagia sugli allori e per la mostra inaugurale, “Wonder”, ha commissionato a nove artisti contemporanei, tra cui Chakaia Booker, Tara Donovan, Maya Lin e Leo Villareal, la creazione di una serie di opere site-specific, con materiali poco ortodossi come insetti, pneumatici e biglie di vetro. E, dunque, grande visione dell’arte contemporanea proprio nel cuore della Casa Bianca.

Originariamente era stato destinato ad ospitare la collezione d’arte privata di William Wilson Corcoran, alla cui memoria il museo installerà una stampa 3-D della sua scultura preferita, “Greek Slave” (1873). Betsy Broun, direttore dello Smithsonian American Art Museum, ha dichiarato che il museo per almeno un altro mezzo secolo non avrà più bisogno di interventi.

Carlo Franza

Tag: , , , , ,