B7FvXfIIMAAt4dxatena-farghadani-iranNell’agosto 2014, 12 membri delle Guardie Rivoluzionarie iraniane arrivarono nella casa di Atena Farghadani, artista monkees_and_cows_in_iranian_parliament__maarten_wolterink-564x453ventottenne. Le hanno confiscato i suoi effetti personali, poi arrestata e bendata, l’hanno portata nel famigerato carcere di Evin di Teheran. Doveva essere punita per i suoi atti pacifici di sfida politica, tra cui l’incontrare le famiglie dei prigionieri politici e per la pubblicazione su Facebook di un cartone animato.
Era stata arrestata lo scorso anno, per una vignetta in cui i membri del parlamento di Theheran, guidato da Hassan Rouhani, erano stati rappresentati sottoforma di mucche e scimmie, 164773_600ironizzando sulla scelta del governo iracheno di limitare l’uso dei contraccettivi e di eliminare il controllo sulle nascite. Atena era stata rilasciata nel novembre dello scorso anno, ma riarrestata solo sei settimane dopo. Nel tempo che è stata rilasciata, ha concesso interviste ai media e ha pubblicato un video su rouhani-moderate-khamenei-iran-cartoonyoutube che descrive come le guardie carcerarie l’avevano interrogata per nove ore al giorno per sei settimane. Ha detto che le guardie carcerarie femminili l’avevano picchiata e sottoposta a perquisizioni corporali degradanti. Poche settimane dopo la pubblicazione del suo video su youtube, Atena è stata free_atena___tjeerd_royaardsnuovamente arrestata, probabilmente come rappresaglia per aver parlato.
Atena è stata processata il 19 maggio 2015 con l’accusa, tra cui ‘ Diffondere propaganda contro il sistema” , “Insultare i membri del parlamento, attraverso dipinti”, “Raccolta e collusione contro la sicurezza nazionale”, “insultare la polizia religiosa durante gli interrogatori”. È stata condannata a 12 anni e nove mesi di carcere.
Ora per la disegnatrice Atena Farghadani si profila uno spettro terribile. Lo ha deciso la corte del tribunale della città, andando ben oltre quella che è la pena “usuale” per gli accusati di fare propaganda contro il sistema o per “insulto del parlamento per mezzo di immagini”, punito con un massimo di sette anni e sei mesi – come ha ricordato anche Amnesty International.
Gli occhi addosso ad Atena, in realtà, iniziano ad essere puntati nel 2009, quando appena ventenne protesta con i suoi disegni contro la neo presidenza di Mahmoud Ahmadinejad. Poi, l’estate scorsa, l’incriminazione per il disegno, il sequestro dei suoi effetti personali, e due mesi di cella con 15 giorni in isolamento. Eppure Atena non si è fermata, e dopo la scarcerazione ha pubblicato su youtube un video in cui raccontava di essere stata picchiata dalle guardie nel carcere di Evin, e di come le siano stati sequestrati bicchieri e piatti di carta che aveva usato come supporti pittorici. Ora vedremo se la comunità internazionale si mobilterà per questo caso, in cui sembrano poterci essere “attenuanti”, ma non per l’Iran poco moderato. “Atena non avrebbe mai dovuta essere imprigionata, il suo arresto arbitrario, ripetuto, e la detenzione per il suo lavoro artistico è un assalto palese alla libertà di espressione “, così si è espresso Hassiba Hadj Sahraoui, vice direttore di Amnesty International per il Medio Oriente e Nord Africa. “Atena è stata punita per qualcosa che molti di noi hanno fatto in Iran, ovvero il disegnare i politici come animali, senza nominarli,” ha detto l’artista iraniana-americana Nikahang Kowsar al Washington Post; “Certo, anch’io ho disegnato un coccodrillo e ha fatto un nome che rima con il nome di potente ayatollah, e ciò ha causato una crisi di sicurezza nazionale nel 2000. Quello che Atena ha fatto era solo un innocente riferimento su ciò che i parlamentari stanno facendo, e la base iraniana appare senza cultura, le scimmie sono i seguaci e gli imitatori, le vacche sono gli stupidi. Molti membri del parlamento iraniano seguono i leader, senza alcun pensiero, riflessione, cultura”. La dittatura religiosa degli imam sciiti non ama nessun tipo di arte, men che meno la satira.

Carlo Franza

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