fotohome4Una semplice croce creata da un falegname italiano è l’ultima acquisizione del British Museum di Londra, che ha una particolare importanza perchè è il lascito finale di Neil McGregor, il direttore del celebre museo che ha appena lasciato l’incarico dopo 13 anni. La “Croce di Lampedusa” 87805831_img_5755-398x264è stata donata da Francesco Tuccio, un falegname che vive sull’isola e che l’ha realizzata utilizzando i rottami di una nave di legno che trasportava immigrati dall’Africa e che era affondata nelle acque del Mediterraneo nel 2013.Neil-MacGregor-258
Dei 500 rifugiati da Eritrea e Somalia che erano a bordo solo 151 riuscirono a sopravvivere. “Questo oggetto semplice ma toccante è un dono commovente alla collezione del British Museum, – ha detto McGregor. – La generosità di Tuccio permetterà ai visitatori futuri di riflettere su un momento di grande importanza nella storia d’Europa, una migrazione che potrebbe cambiare il modo in cui noi 1396119773-francesco-tuccio-il-falegname-che-ha-costruito-il-crocifisso-del-papafrancesco-tuccio-galleria-melesicomprendiamo il nostro continente.” E’ importante, ha spiegato il direttore, che la collezione del British Museum resti dinamica e possa riflettere le mutevoli realtà del mondo. Da tutto ciò avrebbero dovuto imparare la lezione anche molti musei italiani, ma così non è stato.
Tuccio aveva incontrato alcuni dei sopravvissuti al naufragio, cristiani in fuga dalla persecuzione religiosa in Eritrea, e aveva fatto per loro delle croci con il legno della barca affondata come simbolo di speranza. Il falegname di Lampedusa aveva anche creato una croce simile per Papa Francesco, che l’aveva portata alla Messa di suffragio per le vittime.
McGregor ha raccontato di come avesse contattato Tuccio per acquistare una croce, ma il falegname aveva insistito per farne dono al museo. Quando gli aveva scritto per ringraziarlo, Tuccio aveva risposto: “Sono io che ringrazio Lei per avere richiamato l’attenzione sul grande fardello che questo piccolo pezzo di legno rappresenta.”
McGregor va in pensione a testa alta e osannato dai critici -compreso il sottoscritto- , dopo avere trasformato il British Museum, facendolo diventare il museo più visitato in Gran Bretagna e uno dei più amati al mondo. Al suo arrivo il museo contava 4,6 milioni di visitatori all’anno, che ora sono diventati 6,7 milioni.
Lo storico dell’arte è riuscito infatti ad aprire il museo a un nuovo pubblico di giovani e di stranieri, organizzando ben 209 mostre di grande successo e riaffermando i valori dell’Illuminismo tra i quali il pluralismo culturale(attenzione: non multiculturalismo). Il British Museum era stato fondato nel 1753 con l’incarico di diffondere la luce della cultura, della conoscenza e della ragione.
Il British Museum per tradizione fa dipingere a un artista il ritratto di ogni direttore del museo quando lascia l’incarico. Nel caso di McGregor, il ritratto ufficiale è per la prima volta una fotografia, scattata dal tedesco Wolfgang Tillmans. La ragione, hanno spiegato, è che sarebbe stato impensabile far restare in posa l’irrefrenabile McGregor abbastanza a lungo da realizzare un quadro; ma in questi giorni al suo ritratto sta già lavorando Marisa Settembrini artista italiana che ha già immortalato Indro Montanelli, Pierpaolo Pasolini, Ernesto Calindri,Giovanni Paolo II, Roberto Sanesi, Giulio Carlo Argan e altri illustri nomi della cultura mondiale.

Carlo Franza

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